Buccino (Sa) – Opere edilizie costruite abusivamente ed in assenza di autorizzazioni paesaggistiche-ambientali in area industriale sottoposta a vincolo ambientale del Sito di Interesse Comunitario dell’Ente Riserve Regionali Monti Eremita Marzano-Foce Sele e Tanagro.
Con queste accuse sono stati denunciati un uomo di 62 anni, residente nel napoletano ed amministratore delegato di un noto opificio industriale di produzione di olio di palma per industrie alimentari con sede nella zona industriale di Palomonte e di un opificio sito nell’area industriale di Buccino, un uomo di 53 anni, residente nel beneventano e direttore tecnico dei lavori di un cantiere edile, e un imprenditore di 51 anni, residente nel comune di Palomonte e titolare di una nota società edile. L’operazione è stata condotta dai carabinieri forestali di Buccino agli ordini del maresciallo, Antonio Zinna, alla Procura della Repubblica di Salerno per aver realizzato dei manufatti abusivi e senza autorizzazioni paesaggistiche e ambientali, in un lotto Asi della zona industriale di Buccino e ricadente in area naturale protetta.
Ad insospettire i militari e far scattare i controlli nell’opificio industriale sito nella zona industriale di Buccino, a pochi metri dal fiume Bianco che è sottoposto a vincolo ambientale protetto Sic, la presenza degli operai di una ditta edile di Palomonte intenti a lavorare nel lotto industriale la cui proprietà dell’opificio solo qualche giorno fa, aveva ottenuto l’autorizzazione regionale finalizzata alla presentazione della richiesta del rilascio del permesso a costruire da parte del Comune di Buccino e delle autorizzazioni paesaggistiche e ambientali di Soprintendenza ed Ente Riserve regionale Sele-Tanagro.
Giunti presso l’opificio, i carabinieri forestali hanno riscontrato che su un’area di circa 200mq, erano state realizzate delle opere edilizie finalizzate all’insediamento dello stabilimento produttivo alimentare che da Palomonte si trasferirà nell’area industriale volceiana, risultate all’esito dei controlli dei militari, completamente abusive poiché sprovviste di permesso a costruire e dell’autorizzazione paesaggistico-ambientale.
Nello specifico infatti, i militari hanno rinvenuto e sequestrato dei pilastri con due tettoie, un basamento in calcestruzzo con annessa costruzione di un impianto-colonna di deodorizzazione e un silos destinato al trattamento di olio per suo alimentare.
Il tutto realizzato senza autorizzazioni ed in area protetta cioè a circa 40 metri dalla sponda del Fiume Bianco che attraversa e costeggia la zona industriale di Buccino, violando così le normative e i vincoli ambientali che vietano la realizzazione di opere edilizie a meno di 150 metri dai fiumi.
Assenza di permesso a costruire e autorizzazioni paesaggistiche e ambientali per lavori in corso ed opere realizzate, che hanno fatto scattare l’immediata denuncia all’Autorità giudiziaria di due imprenditori e di un tecnico, mentre il cantiere ed il silos sono stati sequestrati.