Buccino (Sa) – “Noi garanti della Giustizia ma abbandonati dallo Stato”. È quanto denuncia il magistrato Rosaria Rita Izzi, giudice di pace del tribunale di Buccino, in protesta questa mattina, insieme ai colleghi magistrati dell’ufficio del giudice di pace di Roccadaspide, Caterina Anna Pellegrino e Anna De Bartolomeis, e agli avvocati del cratere, con un flash mob pacifico che si è tenuto davanti alla sede dell’ufficio del giudice di pace volceiano, per chiedere il riconoscimento dei diritti assistenziali, previdenziali ed economici per la categoria della magistratura onoraria.
Protesta che ha visto avvocati e magistrati riuniti, in silenzio e in piedi, e nel rispetto delle normative anti-covid, presidiare il Palazzo di giustizia, con una rosa rossa, una copia della Costituzione italiana e un Codice di diritto penale, tra le mani.
Un flash mob pacifico e silenzioso quello di giudici di pace, vice procuratori onorari e giudici onorari dei tribunali dell’entroterra salernitano, che si aggiunge alle decine di proteste della magistratura onoraria che si susseguono in queste ore in tutta Italia.
Una situazione paradossale e tutta italiana quella che vivono giudici di pace, got e vpo, lavoratori precari retribuiti a cottimo cioè in base alle sentenze prodotte ma senza vedersi garanti alcuna tutela, nemmeno il riconoscimento della malattia in caso di contagio da covid-19.
Mancato riconoscimento di tutele e di diritti negati per i lavoratori onorari della giustizia italiana sui quali qualche mese fa, si è pronunciata anche la Corte di Giustizia Europea che con una sentenza ha stabilito il riconoscimento dei principi inerenti la tutela del lavoro della magistratura onoraria italiana quali le tutele assistenziali, previdenziali ed economiche.
“Svolgiamo le nostre funzioni amministrando la giustizia ed emettendo le sentenze in nome del popolo italiano, ma senza vederci garantito il minimo dei diritti costituzionali da parte dello Stato” – spiega il giudice Izzi, promotrice del primo flash mob della provincia di Salerno. Lavori senza tutele quindi, ma anche “condannati” ad un continuo precariato aggravato anche dalle riforme della giustizia, come sottolinea la stessa Izzi – “nel 2021 -annuncia – con entrata in vigore la riforma Orlando, le condizioni lavorative per i magistrati onorari peggioreranno”. La riforma infatti, prevede il passaggio dei contratti di lavoro dei giudici onorari retribuiti a cottimo, a contratti di lavoro part-time compromettendo così, anche il funzionamento della giustizia – “in questo modo -denuncia il giudice di pace – si rallenterà l’intero sistema giustizia“.
Una denuncia forte quella che arriva dai magistrati onorari di tutta Italia e da Buccino, rivolta al ministro della giustizia Alfonso Buonafede affinché ai lavoratori quali giudici di pace, got e vop, vengano riconosciuti e garantiti diritti e tutele costituzionali, come confermato anche dalla Corte di giustizia europea.
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