Ha preso il via nell’aula bunker del tribunale di Salerno il processo di appello a carico dei 73 imputati coinvolti nell’operazione Sistema. In primo grado il giudice Renata Sessa emise una condanna complessiva pari a quattro secoli di carcere.
Era il maggio del 2015 quando un blitz della della polizia smantellò tra Battipaglia e la Piana del Sele un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di droga. L’organizzazione, secondo la ricostruzione della Procura, negli anni tra il 2009 ed il 2012 era gestita da Cosimo Podeia, Pierpaolo Magliano e Paolo Pastina che con metodi camorristici ed intimidazioni erano riusciti a costruire una sorta di federazione alla quale partecipavano gli spacciatori nella zona di Battipaglia. Il mancato pagamento della droga acquistata comportava un’immediata ritorsione attraverso l’estorsione. Per acquisire il monopolio sulla fornitura e sulla distribuzione della droga – che arrivava dall’hinterland napoletano – l’organizzazione aveva eliminato dalla scena i rivali che fino ad allora operavano nella zona, imponendogli con la forza di allontanarsi da Battipaglia.
In aula per il processo di appello: i Domenico Anzalone, Mirko Arena, Giuseppe Barretta, Antonio Bassano, Gennaro Bisceglia, Pasquale Boccia, Enrico Brenga, Giuseppe Buono, Giovanni Cavallaro, Paolo Cesaro, Vincenzo Cipresso, Gianluca Citarelli, Denise Citro, Alessandro D’Ambrosio, Ugo Dì Dalto, Cosimo, Gianluca, Paola Jessica e Pietro Di Benedetto, Antonietta Di Marco, Luciano Fiorillo, Lucio Gaimari, Francesco Guaccio, Donato Ippolito, Luca e Pierpaolo Magliano, Carmine Marino, Gerardo Alberto Marrazzo, Giuseppe e Sergio Melillo, Gerardo Meola, Paolo Miceli, Nicholas Minguzzi, Marco Molinaro, Lucia Noschese, Ivan Oliva, Cosma Palma, Paolo Pastina, Nunzio Pepe, Vincenzo Pierro, Cosimo Podeia, Antonio Poppiti, Gaetano Rizzo, Antonio Sorgente, Asia Stella, Benito Tafuri, Daniele e Leonardo Tarallo, Pietro Tulimieri, Christian Viscido, Alessandro Viviano; Emanuel Buono di Gallarate; Roberto Cannavacciuolo di Scafati; Angelo Cappuccio, Mario Capriglione e Crescenzo Carbone di Eboli; Franco Conforto e Andrea Moffa di Montecorvino Rovella; Franco Daniele di Campagna; Vincenzo De Santis di Olevano sul Tusciano; Antonio De Simini, Vincenzo Frenna, Valerio Nappello, Francesco Riccio e Cosimo Barbato di Napoli; Vanina Groshi di Sicignano degli Alburni; Antonio La Ragione, Cosimo Marino e Arianna Pergamo di Bellizzi; Salvatore Maresca e Giancarlo Rossi di Capaccio; Francesco Ruggiero e Davide Antinori di Villaricca.