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Salerno – “Se si parla per 15 ore e gli atti sono secretati, signori miei fatevi una domanda e datevi una risposta”: è il commento che i giornalisti riescono a strappare a Michele Sarno, l’avvocato difensore di Vittorio Zoccola, il dominus delle otto cooperative sociali decapitate dall’inchiesta che ha portato in carcere Zoccola e che vede indagate 29 persone tra le quali anche il sindaco di Salerno.
“Sono una persona seria e non posso riferire di atti secretati – ha ricordato Sarno che però sbotta contro chi gli fa notare che lui, tessera di Fratelli d’Italia, ex candidato a sindaco contro Vincenzo Napoli, è opposizione al sistema e allo stesso tempo avvocato difensore di chi come Zoccola era pedina centrale del meccanismo che secondo la magistratura inquirente consentiva di assicurare sostegno elettorale a chi garantiva l’assegnazione di appalti. “ Sono stato il primo dal palco della campagna elettorale a denunciare certe cose, oggi mi fa piacere che siamo in tanti – ha detto- mi auguro che saremo sempre di più e che la città riprenda se stessa”. E poi ha aggiunto : “se una persona parla per 15 ore e gli interrogatori sono secretati secondo voi ha difeso il sistema? Parlate quando avrete letto gli atti e poi ditemi se la mia posizione è o non è indifendibile” . Sarno ha detto che Zoccola era suo cliente già da 5 anni e a chi chiedeva se era un interrogatorio pesante ha risposto “voi come lo definireste un interrogatorio di 15 ore secretato? “.