Auletta (Sa)- “I parlamentari salernitani come voteranno la conversione in Legge del Decreto Rilancio che prevede l’esclusione dei comuni ex “zone rosse” dall’accesso ai fondi? Nella mia città vogliamo sapere chi voterà a favore di questo decreto discriminatorio affinché quel politico non venga più votato da nessuno dei cittadini aulettesi”. Non usa mezzi termini per nascondere tutta la sua indignazione, il sindaco di Auletta, Pietro Pessolano, sulla approvazione della rettifica al decreto Rilancio che prevede l’esclusione dei comuni ex “zona rossa” dal fondo destinato alle aree colpite gravemente dall’emergenza sanitaria causata dal coronavirus.
Decreto che esclude i comuni campani ex “zona rossa” tra cui le cinque città salernitane del Vallo di Diano (Sala Consilina, Polla, Caggiano, Atena Lucana e Auletta), ma inserisce nell’accesso agli aiuti statali le province del nord come Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza.
“Si tratta di un Decreto discriminatorio nei confronti del Mezzogiorno- tuona Pessolano al microfono di Anteprima 24. -Inaccettabile-dice-perché in questo modo il Governo ha penalizzato ulteriormente il Sud”.
Il primo cittadino di Auletta però, ritorna anche sull’inserimento di Auletta tra le “zone rosse” della Campania- “A differenza di qualche sindaco di qualche comune valdianese – spiega Pessolano -non sono stato io a chiedere l’inserimento della città di Auletta nella “zona rossa” per via dei contagi da covid-19, ma mi è stato imposto dalla Regione. Non basta, alla politica nazionale, che siamo stati costretti ad assistere al ricovero ospedaliero di alcune donne partorienti di Auletta, in piena emergenza sanitaria da covid-19, a causa dell’inserimento del nostro paese tra le zone rosse, presso un nosocomio del Cilento e non nel vicino Vallo di Diano? Non basta che abbiamo dovuto subire il divieto di ingresso nel nostro paese per tutti i 22 giorni di quarantena dei corrieri? Siamo stati lasciati completamente soli da tutti e abbiamo dovuto affrontare disagi enormi-chiosa il sindaco, che aggiunge- e ora la politica nazionale ci esclude anche dal fondo? Io non ho scelto tutto questo-ripete-me lo hanno imposto”.
Poi l’appello al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: “Faccia lo sceriffo ora con la politica nazionale che vede tra gli scranni della maggioranza anche il Partito Democratico dove siedono molti suoi amici e anche il figlio del Governatore”– chiede Pessolano, facendo riferimento al deputato del Pd, Piero De Luca, figlio del presidente della Regione Campania.
Ma il sindaco di Auletta tira in ballo tutti i parlamentari campani –“Gli aulettesi vogliono sapere se i parlamentari campani voteranno a favore o contro la conversione in Legge del Decreto Rilancio che esclude i comuni salernitani ex “zone rosse” dal fondo. Quali sono le posizioni dei parlamentari campani sulla vicenda e cosa voteranno? -chiosa- Qui dobbiamo saperlo per non votare mai più simili rappresentati tra gli scranni delle Istituzioni” -conclude.
Esclusione dei comuni campani dal decreto, che ha scatenato non poche polemiche anche nella politica nazionale nella giornata di ieri, tanto che sulla questione è intervento anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio –“Penso che sia doveroso intervenire durante la conversione in Parlamento del dl rilancio per correggere la norma sui fondi ai comuni colpiti dal covid. Invece di limitarla ai comuni di 5 province- ha detto Di Maio- bisogna estendere i fondi a tutti i comuni d’Italia diventati zona rossa durante questa pandemia”.
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