Eboli (Sa)- Chiarezza sul ricovero nel reparto covid-19 del presidio ospedaliero di Eboli, di un paziente affetto da tubercolosi ma negativo al tampone per il coronavirus. È quanto chiesto, nero su bianco, dal dirigente provinciale sindacale della Fials, Mirko Marzullo, in una missiva indirizzata questa mattina, tra gli altri, al direttore generale dell’Asl di Salerno, Mario Iervolino, e al direttore sanitario dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Eboli, Mario Minervini.
“Abbiamo appreso dai nostri iscritti e dal personale sanitario-scrive Marzullo- una notizia che se confermata, sarebbe di una gravità inaudita e sulla quale volgiamo chiarimenti”.
Secondo quanto appreso dal sindacalista infatti, il primo maggio sarebbe stato ricoverato in una delle camere di alto isolamento presso il reparto malattie infettive adibito a reparto covid-19 del nosocomio ebolitano, un paziente risultato negativo al covid-19 e affetto da tubercolosi.
“La stessa camera-continua la missiva- è ubicata nel percorso “infetti” dove transitano i pazienti covid19 che vengono trasportati dai sanitari delle ambulanze presso le camere di degenza poste al piano superiore per il ricovero. Tale percorso-sottolinea Marzullo- è contiguo a quello per i pazienti positivi che, invece, percorrono quando devo essere trasferiti o devono andare a fare degli esami strumentali come Tac e raggi x ecc”.
Poi la richiesta di –“chiarimenti circa la scelta di ricovero del paziente negativo in una camera in cui il personale è lo stesso che svolge già assistenza ai pazienti positivi e che al momento vede due persone ricoverate per coronavirus.
Chiediamo inoltre- prosegue la missiva- di visionare la copia del collaudo dei lavori eseguiti presso il nuovo reparto covid-19 che, come da nostra nota del 30 marzo 2020 a tutt’oggi evasa, evidenziano che sul reparto di alto isolamento e del reparto degenze covid-19 siano ancora senza aspirazione dell’aria”.