Valva (Sa) – In silenzio, in piedi, in piazza, con un fascio di fiori avvolti da un nastro tricolore adagiati davanti alla targa che ricorda i caduti nell’attentato di Nassiriya avvenuto nel 2003. Ha ricordato così, insieme ai suoi consiglieri comunali di minoranza e ad alcuni giovani, nel rispetto delle norme anti-covid ed in forma privata, con un gesto simbolico e Istituzionale che si è tenuto in piazza caduti Nassyria, sita nel centro cittadino di Valva, i morti nell’attentato avvenuto diciassette anni fa in Iraq, l’ex sindaco e consigliere comunale del comune di Valva, l’avvocato Michele Cuozzo.
Era il 12 novembre del 2003 quando a Nassirya, nella cittadina sita nell’area sud dell’Iraq, davanti all’ingresso della base militare italiana dei carabinieri, scoppiò un camion cisterna carico di esplosivo, provocando la conseguente esplosione del deposito munizioni della base militare. Le esplosioni provocarono oltre 50 tra morti e feriti, civili e militari. A perdere la vita in quel tragico avvenimento che ferì profondamente l’Italia, furono in 28 persone di cui 19 italiani (12 carabinieri, 5 militari, 2 civili) e 9 iracheni.
In memoria di quei caduti, gli eroi di Nassirya, qualche anno dopo, nel 2008, l’allora sindaco del Comune di Valva, Michele Cuozzo, alla presenza del presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, delle Istituzioni locali e dei cittadini del cratere, intitolò la piazza principale del paese dove venne realizzata una fontana, a forma di fiamma, illuminata dal tricolore della bandiera italiana, in memoria dei caduti nell’attentato di Nassirya. Piazza dove ogni anno, il 12 novembre, cittadini e Istituzioni, anche in forma privata, si recano a deporre un fiore e un pensiero davanti alla targa che ricorda i caduti.
Un gesto silenzioso, di preghiera e di memoria, di una città come quella di Valva e della sua gente, che anche quest’anno, nonostante la pandemia da coronavirus, nel rispetto nelle norme anti-contagio, non dimentica i suoi eroi.