Ascea (Sa) – Sabato 7 e domenica 8 agosto (ore 21), lo spettacolo Ecuba regina. Autorità e responsabilità di e con Ivana Monti, apre la XXIV edizione di VeliaTeatro Festival, che nel mese di agosto presenterà in calendario 14 spettacoli di Teatro Classico e Teatro Filosofico, sempre preceduti da un’autorevole Lectio brevis. Un ‘format’ davvero unico nel panorama estivo italiano. L’inaugurazione si terrà eccezionalmente nel Teatro Antico dell’Acropoli di Elea/Velia, da poco restaurato e riaperto dopo più di duemila anni per un pubblico rigorosamente contingentato (45 spettatori a serata, in tutela del monumento e nel rispetto delle norme di sicurezza). Ad arricchire l’allestimento, gli elementi scenografici di Florigi Sottolano.
Valentina Moro (Università di Verona), studiosa di filosofia antica e studi genere, accoglierà il pubblico con un intervento intitolato Il lamento come denuncia politica: voci femminili nel grande teatro tragico. Un’apertura perfetta per l’intenso monologo in versi di Ivana Monti, che propone una visione di Ecuba Regina molto originale. Gli spettatori ascolteranno un grido contro tutte le guerre, contro l’orrore di tutti i conflitti, i soprusi, le aggressioni, le prepotenze colonialiste, le stragi di popolazioni civili inermi che si perpetuano fino ai giorni nostri. Ma questa volta sarà soprattutto il grido che richiama tutti i potenti che governano alla responsabilità delle vite loro affidate, non dagli dèi ma dal libero voto dei popoli. Ad arricchire l’allestimento, gli elementi scenografici di Florigi Sottolano.
“Ciechi e sordi che fummo, i nostri danni ci procurammo! Così commenta desolato Enea rievocando per Didone, l’infausta entrata del fatale Cavallo in Troia (Eneide L. II v. 410).” ricorda Ivana Monti presentando il suo testo – ” Fu cecità politica? Impreparazione della sopravvissuta classe dirigente alla scomparsa di Ettore, il grande stratega? Fu imprudente, eccessivo rispetto delle sacre tradizioni? Non solo. Ecuba, la non citata da Enea ma da me immaginata presente sulla scena e ‘stranamente’ silenziosa rispetto al forte carattere attribuitole dalla tradizione tragica, Ecuba ci fa sospettare che nel suo silenzio si annidi anche un vizio politico, un calcolo demagogico. Non contrastare gli impulsi emotivi di una folla in delirio non è forse anche una latente ricerca di consenso? Lo capirà, in un sofferto percorso, Ecuba Regina, e assumerà su di sé tutta la responsabilità politica di quella mitica, tragica sconfitta. Attraverso il richiamato pensiero sulla strage, attraverso il pianto su Astianatte e lo strazio inedito sul corpo sfregiato di Polissena, Ecuba Regina, lentamente, dolorosamente, prenderà coscienza della sua colpa fino a impazzirne e a riservarci, nel finale, un vero colpo di scena.”
Dopo i due giorni di apertura, il festival continuerà nella cornice moderna dell’Arena Zenone di Fondazione Alario, progettata da Paolo Portoghesi nei pressi dell’Area archeologica. Il prossimo appuntamento è per lunedì 9 e martedì 10 agosto con l’Accademia Nazionale Silvio D’Amico che presenta Le baccanti, ultima opera di Euripide (404 a. C.) e epilogo della grande vicenda del teatro ateniese del V secolo a.C., che muore con la sconfitta di Atene nella Guerra del Peloponneso e della democrazia. A introdurre lo spettacolo sarà lo stesso regista, Giovanni Greco, che firma anche traduzione e adattamento. In palcoscenico ci saranno i giovani dell’Accademia, accompagnati dalle musiche di Daniela Troilo.
VeliaTeatro Festival – organizzato da Cilento Arte ETS in collaborazione con la Fondazione Alario per Elea-Velia – è realizzato grazie al sostegno di Comune di Ascea, Regione Campania, Ente Parco Nazionale del Cilento – Vallo Diano e Alburni, BPER (Banca Popolare dell’Emilia Romagna). Per questa edizione è stata presentata domanda al Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo. La Cilento Arte ETS quest’anno sostiene la “Fondazione Pascale” di Napoli (Istituto Nazionale Tumori IRCCS).