Romagnano al Monte (Sa)- Ripristinare le fermate dei treni regionali presso la stazione ferroviaria di Romagnano al Monte. È quanto verrà chiesto di votare, nero su bianco oggi, in una mozione, al consiglio provinciale, dal consigliere di Palazzo Sant’Agostino, Giovanni Guzzo.
Mozione indirizzata alle Regioni Campania e Basilicata e alle direzioni regionali di Trenitalia, affinché venga ripristinato il servizio di fermato dei treni regionali presso la stazione ferroviaria di Romagnano-Vietri di Potenza-Salvitelle.
Una richiesta, nata su iniziativa ed impegno del vicesindaco di Salvitelle, Francesco Perretta, e del consigliere comunale di minoranza di Romagnano al Monte, Onofrio Villani, che sarà discussa e votata dai consiglieri provinciali e che riguarda il tema viabilità nelle aree interne del Tanagro.
Realizzata nel 1875, con l’attivazione della tratta ferroviaria Contursi Romagnano-Potenza, la stazione ferroviaria di Romagnano al Monte-Vietri di Potenza-Salvitelle ha rappresentato uno snodo viario su ferro importante per le popolazioni del Tanagro fino all’anno 2015 e cioè da quando sono state soppresse tutte le fermate di salita e discesa dei passeggeri sui treni che transitano in direzione Eboli, Battipaglia, Salerno e Napoli e verso la Basilicata e viceversa, a causa dei lavori di elettrificazione della strada Basentana.
Sono oltre settemila infatti, gli utenti residenti nell’area a sud del territorio salernitano e potentino, serviti dalla stazione di Romagnano-Salvitelle-Vietri che da anni attendono che venga ripristinato il servizio le fermate dei treni regionali per combattere l’isolamento e lo spopolamento.
Oggi, dopo 15 anni di silenzio della politica, grazie a tre giovani rappresentati delle Istituzioni locali, la questione stazione ferroviaria di Romagnano diventa un “caso” e finisce in consiglio provinciale.