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Il sondaggione: fiducia in Conte + 15%, presidenti di regione in crescita

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L’81% dei cittadini italiani giudica in maniera positiva la scelta del Governo di prolungare sino al 3 maggio le misure di contenimento anti coronavirus, mentre solo il 16%, avrebbe sospeso le attuali regole in vigore, optando per una ripartenza immediata. Il dato, come riporta l’agenzia Dire, emerge dal sondaggio condotto per “Otto e Mezzo” (La7) dall’Istituto Demopolis. Entrando nel dettaglio, il blocco degli spostamenti da un Comune all’altro convince quasi 9 cittadini su 10; l’80% riconosce la necessità delle limitazioni alle uscite da casa. Il 75% condivide la proroga alla chiusura di molte attività produttive e commerciali non essenziali, nella convinzione che, senza una adeguata riorganizzazione, i rischi di ripresa del contagio restino alti. In questo frangente di emergenza, delle polemiche politiche all’opinione pubblica interessa poco. Cresce, negli ultimi 3 mesi, la fiducia nelle principali figure istituzionali.

Più di 3 su 4 si fidano di Papa Francesco; cresce di 11 punti, toccando il 75%, l’apprezzamento nel capo dello Stato Sergio Mattarella. Il 58% esprime oggi fiducia nel premier Giuseppe Conte: un dato di 15 punti superiore al 43%, rilevato nel gennaio scorso dal Barometro Politico Demopolis. Cresce di 10 punti, al 54%, il giudizio positivo nei confronti dei presidenti di Regione; supera il 50% la fiducia nei sindaci.

Secondo l’Istituto diretto da Pietro Vento, solo un valore appare in controtendenza, evidenziando un trend negativo: la fiducia nell’Unione Europea, crollata in tre mesi dal 38% di inizio 2020 al 25% di oggi. Alcune categorie professionali appaiono oggi particolarmente apprezzate: il 92% dei cittadini indica medici e infermieri. Il 75% cita i lavoratori del settore alimentare, a partire da cassieri e dipendenti dei supermercati; 7 su 10 riconoscono il lavoro prezioso di volontari e forze dell’Ordine. Il 63% degli italiani, intervistati da Demopolis, non dimentica rider e addetti alle consegne, oltre a tantissimi altri lavoratori dei servizi essenziali che hanno tenuto in piedi il Paese in queste ultime settimane. 

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