Napoli – Il presidente della Regione resta in sella. «A distanza di 24 ore nessun consigliere regionale ha firmato la mozione di sfiducia proposta dai sette consiglieri del Movimento 5 Stelle nei confronti del governatore Vincenzo De Luca». A renderlo noto è il capogruppo pentastellato in consiglio regionale, Gennaro Saiello.
La mozione, spiega Saiello, «si è resa necessaria alla luce di quanto sta emergendo dall’inchiesta di Fanpage.it e dalla parallela indagine della Procura di Napoli, che hanno acceso i riflettori su un articolato sistema corruttivo nel settore dello smaltimento rifiuti in Campania. Indagine che coinvolge, a vario titolo, esponenti di centrodestra e centrosinistra, oltre che vertici e dipendenti della Sma, e che ha già portato alle dimissioni del consigliere delegato della partecipata regionale e del figlio del governatore, Roberto De Luca, dall’incarico di assessore al Bilancio al Comune di Salerno».
Un quadro «che si sta allargando a macchia d’olio – prosegue Saiello – con il coinvolgimento del presidente di Sma Campania, Biagio Iacolare, immortalato mentre a nome della Regione tratta tangenti con un ex camorrista per smaltire fanghi tossici, chiamando in causa anche il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola. Gli accordi svelati dall’inchiesta sono concentrati sullo smaltimento di 500 ecoballe da Taverna Del Re, gara annunciata in pompa magna da De Luca alla presenza del segretario del suo partito e sulla quale si sarebbero immediatamente fiondati politici, affaristi e camorristi».
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