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Rientro a scuola in Campania, l’allarme: “No ai test antigenici, non sono attendibili” 

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Il presidente della Campania Vincenzo De Luca si appresta a riaprire le scuole, almeno per gli alunni dell’infanzia e della prima elementare, ed in previsione del ritorno tra i banchi la Regione ha predisposto la possibilità, per bambini, famiglie e personale scolastico, di sottoporsi a tampone antigenico. Già diversi però gli appelli e le lamentele dei cittadini che non riescono a contattare il numero verde per prenotare il test (leggi qui). 

Si tratta di un cosiddetto test rapido, meno preciso rispetto a un tampone nasofaringeo proprio per le sue caratteristiche. Secondo alcuni medici e scienziati, tra cui Giuseppe Castaldo, la sua affidabilità sarebbe così scarsa da renderlo inadeguato. 
Il professor Castaldo, responsabile della Diagnostica molecolare del Ceinge e componente del consiglio di amministrazione della Federico II, in un’intervista a Repubblica.it spiega che “questo tipo di analisi non ha sufficiente sensibilità”. 

“Nel migliore dei casi – dichiara – individua 50 positivi su 100, anche in base alla carica virale del paziente. La sensibilità dei test antigenici è insufficiente soprattutto nei casi dei non sintomatici. E non lo sosteniamo solo noi, ma tanta parte della comunità scientifica internazionale”.
“Un bambino mandato a scuola basandosi esclusivamente sull’esito del test antigenico è un’arma impropria” ha precisato Castaldo. E lo stesso vale per i docenti, per i familiari e per il personale scolastico: “L’efficacia di un esame del genere non varia che si tratti di un bambino o di un adulto”.
“Piuttosto che mandare mio figlio a scuola, basandomi solo sul test antigenico, lo terrei a casa per tutto l’anno. A meno che non si affianca questo tipo di esame alla storia clinica del paziente, redatta dal pediatra, che certifichi, ad esempio, che il bambino non è stato a contatto con soggetti positivi, che non è andato in palestra, che non ha avuto occasioni che lo hanno esposto al rischio”.
E se ciò non è possibile? “E allora niente. Se avessi un figlio in età scolare – conclude Castaldo – non lo manderei, e basta. Preferirei fargli saltare l’anno. Il test antigenico non è sufficiente a scongiurare che il soggetto sia libero dal Covid”. 

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