Operazione salviamo il Natale, se non tutto almeno in parte. E’ il monito che arriva dall’Oms. “Sarà felice ma diverso“, assicura Hans Kluge, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa, “sarà come il ramadan, dove le comunità hanno trovato modo di non assembrarsi, incluso preghiere virtuali o cibo portato a casa per celebrazioni a distanza“.
Niente assembramenti, dunque, ma il Natale dei bambini andrà preservato. “Vediamo segni del Natale nella consegna di pacchi ai senzatetto, nelle feste virtuali e le decorazioni alle finestre. La tecnologia e la farmaceutica ci offrono una nuova speranza per consentire ai bambini un apprendimento sicuro e la possibilità per loro di festeggiare il Natale. Non dobbiamo mollare“.
Parlando di bambini e di ragazzi, il discorso scivola inevitabilmente sul tema scuole. Mentre il mondo si interroga se tenerle aperte o chiuse, dall’Oms arriva un messaggio chiaro. “I bambini e gli adolescenti non sono considerati fonti principali di trasmissione. Le chiusure scolastiche non sono considerate una misura efficace per il controllo di Covid-19. L’ Oms resta fermamente impegnata a sostenere i Paesi europei affinché mantengano aperte le scuole primarie e garantiscano un apprendimento sicuro“, ha proseguito Kluge, “possediamo una vasta gamma di pratiche nazionali per inseguire il virus senza perseguitare le persone. Siamo stati in grado di garantire un apprendimento sicuro per i nostri figli mantenendo la stragrande maggioranza delle scuole aperte per quasi 100 giorni consecutivi“.