Dicono sia il papà delle fake news o l’antenato della disinformazione, ma il Pesce d’Aprile nuota in ben altri mari. Riemerge dall’acqua una volta all’anno, saltella sull’onda con quell’aria giocosa, sarcastica, sì, ma bonaria. Ha puntellato la vita di ognuno di noi rispettando le regole, soprattutto quella ‘numero uno’: prendere in giro senza cattiveria. Non è un caso che il buon Pesce d’Aprile sia quello che fugge alle imitazioni malriuscite. Lo riconosci dagli effetti: una volta andato via, lascia una piacevole espressione dipinta sul viso di entrambi gli attori: l’autore e la vittima.
Anche in un periodo così complicato – soprattutto in un periodo così complicato – è bello pensare che un amico, un parente, una persona cara, abbia voglia di scherzare con leggerezza, regalandoci un momento ludico in un oceano di comprensibili preoccupazioni. Tanti cellulari stamattina si sono accesi al suono di notizie bizzarre: leoni in strada, squadre retrocesse d’ufficio, lauree ad honorem, fotomontaggi improponibili, e chi più ne ha più ne metta. Tutte, chiaramente e platealmente, lontane dalla realtà. L’emergenza Covid fa leva sui nervi, distenderli con una risata è balsamo per la psiche. E poi è risaputo che le piccole cose aiutano a stare meglio, rinunciarci proprio adesso sarebbe un autogol.