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Napoli – Precari storici e nuovi, è sempre più scontro aperto tra il presidente della Regione e il ministro del Lavoro: “Invito Luigi Di Maio, pinguino con la “testa di sedano”, ad affrontarmi in un dibattito pubblico nella radio che vuole lui, nella televisione che vuole lui, nella redazione che vuole lui. Sono quattro anni che lo invito ma è abituato a parlare da solo”. A lanciare il guanto della sfida è il governatore Vincenzo De Luca, intervenendo stamattina ai microfoni di “Barba&Capelli”, trasmissione in onda su Radio Crc.
Il presidente della Regione torna così a invocare «un tavolo pubblico per la vertenza che riguarda la Campania. Luigi Di Maio faccia il ministro del Lavoro e vanga qui». Nel mirino di De Luca, dopo le feroci critiche degli ultimi giorni, finisce però soprattutto la questione degli oltre 450 navigator: «S’impegni a stabilizzare all’Anpal i navigator e i 600 lavoratori Anpal. Questi non stanno bene con la testa. Questo giovanotto è ineguagliabile e in guerra da sempre con la grammatica, la sintassi. Vorrei un dibattito con lui senza rete e non registrato. Abbiamo in Campania azienda che dichiarano esuberi per migliaia di posti di lavoro, senza dimenticare i disoccupati storici, e Di Maio viene a fare propaganda sulle scemenze? Apra un tavolo serio sulla questione lavoro, se ne è in grado. Basta creare nuovi serbatoi di precariato, ora dobbiamo voltare pagina. La Campania ha un piano per 10mila assunzioni, ai navigator dico di iscriversi al concorso della Regione, puntando così a un lavoro stabile e pulito».
De Luca conclude quindi: «Di Maio stabilizzi presso Anpal, che ha già 600 precari interni, i navigator entro due anni. Chiediamo, inoltre, l’abolizione dell’articolo 3 perché vuol dire che questi giovani lavorano in proprio e poi, il fine settimana prendono lo stipendio come navigator. Questi non stanno bene con la testa». De Luca si congeda quindi con un’ultima bordata: «Il mandato zero è l’ennesima palla prodotta dal “pinguino” e i 5Stelle hanno tradito tutto ciò che hanno promesso dieci anni fa. Si ai condoni fiscali ed edilizi, ai vaccini, alla Tav ; hanno detto che si sarebbero fermati a due mandati ed ora, invece, perché devono mantenere i loro parlamentari si sono inventati quest’altra cialtroneria».