Forza Italia e Pd assieme nella festa più bella nell’estate della campagna elettorale

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NAPOLI – Festa di una notte di mezza estate. Tenuta Verdoliva, Gragnano. Splendida veduta sul Golfo. Signore in abito da sera. Signori in tanti con la cravatta nonostante il caldo. Musica. “A far l’amore comincia tu” versione dance che, a un certo punto, sembra la scena de “La grande Bellezza”. Astor Piazzolla al momento delle candeline. Torta e fuochi d’artificio. C’è da festeggiare un compleanno importante: i 50 anni di Annarita Patriarca, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale. 

Tanti ospiti illustri. Tantissimi politici. Un convitato di pietra. Un fantasma che si aggira tra i tavoli della splendida location. 

Uno spettro che non rovina la festa ma che fa puntualmente capolino tra un sorso di champagne e l’altro di chi, a Napoli, è impegnato a sostenere la candidatura a sindaco di Catello Maresca.

L’ombra si allunga con questa domanda: “Ce la faremo ad andare al ballottaggio?” 

Se la pongono, tra gli altri, Fulvio Martusciello, l’eurodeputato che ha preso in mano Forza Italia la scorsa primavera dopo lo strappo di Stani Lanzotti; l’avvocato Michele Riggi, uno degli uomini più vicini a Maresca con la sua civica “Essere Napoli”; Amedeo Laboccetta, uno dei nomi più autorevoli della destra napoletana ora presidente di “Polo Sud”; Salvatore Guangi, consigliere comunale uscente di nuovo in corsa per l’aula di via Verdi; Francesco Paolo Iannuzzi, già sindaco di Monte di Procida; Marco Nonno di Fratelli d’Italia, che invece dovrebbe sostenere la corsa di Enzo Moretto; Gianpiero Zinzi della Lega; Massimo Grimaldi di Fi; Stefano Caldoro, capo dell’opposizione a Vincenzo De Luca.

La risposta alla domanda sul ballottaggio, naturalmente, varia a secondo di quanto una bella festa elevi in ognuno il grado di ottimismo per le cose della vita. Ma tutti, proprio tutti, sono d’accordo che non è affatto scontato arrivare al secondo turno. Tant’è che a qualcuno scappa: “Se già non sarà una Caporetto, altro che fuochi d’artificio…”

A Riggi, in rappresentanza della parte civica che sostiene Maresca (anche il candidato sindaco era stato invitato, ma ieri ha preferito un altro impegno ad Assisi), più o meno ad alta voce, si fa arrivare questo messaggio: “Il fatto è che dobbiamo recuperare un bel pò di tempo. Quanto ne è stato sprecato con la storia dei simboli e del ‘civismo puro’… Per questo, ora, dobbiamo fare i miracoli”.

Proprio ieri, tra l’altro, è stato impossibile per chi milita nei partiti di centrodestra non notare su Facebook quello che viene considerato come l’ultimo autogol: l’attacco di “Essere Napoli” alla Lega che scenderà in campo sottoforma della civica “Prima Napoli”.

“Vabbè, dai: non roviniamoci la festa…”, è il commento di più di un commensale.

Anche perchè, a due passi, all’altro tavolo, ci sono almeno tre big del centrosinistra, il campo avverso a quello di Maresca: con i consiglieri regionali Felice Di Maiolo, Andrea Volpe (Psi) e Francesco Iovino (Italia Viva), c’è il vicegovernatore Fulvio Bonavitacola e i due recordman di preferenze a Napoli targati Pd: Mario Casillo e Lello Topo.

“Signori, un brindisi!”. Una foto di gruppo (ufficiale) no. Perchè, nonostante i tanti clic che si diffondono in rete, la campagna elettorale è sempre la campagna elettorale. 

Tuttavia: nemmeno i giornalisti presenti, da Massimo Calenda a Rosy Criscuolo, da Simone Di Meo a Gaetano Amatruda, rimangono scandalizzati a vedere il centrodestra e il centrosinistra ballare assieme in un party estivo.

La scorso aprile, d’altronde, non fu proprio la Patriarca una delle promotrici su WhatsApp di un gruppo che riuniva tutti i consiglieri regionali le cui origini politiche affondavano nella Democrazia Cristiana? Fu un successone bipartisan.

E oggi, a proposito di democristiani, c’è tra gli invitati anche Francesco Maria Rubano, sindaco di Puglianello, in provincia di Benevento. Ha paura del fatto che Sandra Lonardo (in Mastella) torni in Forza Italia dietro la promessa di una ricandidatura in Parlamento. Per lui, a quel punto, la festa sarebbe già finita.        

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