Più di 30mila fan delusi dopo la strana notizia del “No” per il concerto di Jovanotti programmato per il 17 di agosto sulla spiaggia di Vasto. Il Jova Beach Party non si farà e di mezzo, come spesso accade, c’è la politica: uno “scontro di forze locali” come afferma lo stesso Jova. La Commissione sicurezza, che si è riunita oggi presso la Prefettura di Chieti, ha disposto l’annullamento di uno dei concerti più attesi e innovativi dell’anno. Ma lo sconforto non colpisce solo i migliaia di spettatori: infatti in queste ore numerose prenotazioni verranno, probabilmente, cancellate in strutture alberghiere e ristoranti da parte dei molteplici fan: una perdita che si ripercuote anche a livello economico per l’intera comunità vastese.
Tra gli spettatori desiderosi di ballare e cantare in spiaggia anche migliaia di campani che non potranno fare altro se non attendere il rimborso del biglietto. Una situazione già vista anche se la prima data annullata, quella dello scorso 27 luglio ad Albenga a causa della forte erosione che ha colpito la spiaggia, è stata sostituita con il concerto finale programmato per l’ultimo giorno d’estate, il 21 settembre all’aereoporto di Linate, chiuso per lavori. Una speranza per tutti i fan avviliti che sono in fiduciosi di una comunicazione ,da parte del team di Jovanotti, che potrebbe risollevare gli animi: magari una data alternativa anche per questo concerto di Vasto. Ma per ora nulla di ufficiale.
Intanto lo stesso Lorenzo, questo pomeriggio, ha pubblicato un lungo sfogo su Facebook in cui ha esposto le motivazioni e lo sconforto sul tema sicurezza, che in tutte le altre date non ha causato alcuna preoccupazione come nel caso di Vasto:
“Ho appena saputo che #jovabeachparty a Vasto non ci sarà. La ragione è intessuta nelle dinamiche assurde che hanno trasformato un’occasione di festa, gioia ed opportunità di sviluppo di un territorio in scontro di forze locali in “bagarre”.
Chi alla fine ha “vinto” ottenendo la cancellazione combatte una sua personale battaglia politica locale in affannosa ricerca di visibilità a buon mercato che evidentemente una cosa grande e bella come Jova Beach Party offre.
Non ci sono ragioni oggettive, le centinaia di documenti prodotti non sono stati esaminati e nessun riscontro è stato dato alle migliaia di testimonianze relative alle 9 tappe già fatte. Non sono mai state interpellate le prefetture che si sono complimentate con noi per il lavoro svolto fino ad ora.
La firma finale spetta alla prefettura di Chieti e senza autorizzazione noi non possiamo muoverci.
Mi dispiace moltissimo per i vastesi che amano la loro terra, per gli oltre 30 mila che avevano già acquistato il biglietto, per la squadra di oltre 1000 persone che si fermeranno e per tutti gli albergatori, ristoratori e commercianti della zona che vanno a perdere lavoro e purtroppo non per una ragione di forza maggiore ma per basse ragioni di polemica politica locale.
Grazie comunque al sindaco di Vasto e ai suoi collaboratori che fino a stamattina hanno fatto di tutto per accogliere questa grande e bella festa nella loro città.
Un anno fa pensare ad un’impresa come il Jova Beach avrebbe fatto sorridere. Siamo riusciti a partire e la stiamo facendo con l’aiuto di tutti. Con la collaborazione totale delle
Autorità competenti, con il lavoro delle amministrazioni locali con il WWF che ha vigilato su tutti gli aspetti ambientali e con un entusiasmo del pubblico che non ha precedenti.
Ma a Vasto non lo potremo fare .
A Vasto ha vinto il fronte del NO, quello di cui l’Italia è pervasa. Quello che rende il Paese immobile e fa in modo che il “sommerso” resti sommerso nell’interesse di molti. JBP è un luogo sicuro, la sicurezza è sempre stata al primo posto, ma a Vasto non hanno voluto verificare. A Vasto la commissione ha detto NO, a prescindere
In Italia a volte le cose vanno cosí lo sapete, ma io non mi rassegno, molti di noi non ci rassegnamo.
Nelle prossime ore Trident Music comunicherà le modalità di rimborso o recupero”.