“Il Futuro non si chiude” è lo slogan scelto da Federmoda di Confcommercio per una singolare forma di protesta che oggi ha aperto le vetrine di molte attività commerciali che dovrebbero stare chiuse in zona rossa ma attraverso l’escamotage di aderire ad altri codici Ateci (come quello relativo ad articoli per bambini o biancheria intima) hanno protestato mettendo in evidenza le contraddizioni delle disposizioni che discriminano tra il tipo di merce.
 
“La stessa scarpa ginnica venduta in un negozio di abbigliamento sportivo non può invece essere commercializzata in un negozio di abbigliamento normale – ha spiegato Marco Salvatore rappresentante di Federmoda- da tempo chiediamo di far riaprire le nostre attività, semplicemente rispettando quelle che sono già tutte le disposizioni alle quali ci siamo attenuti”.