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Esame da avvocato, no alla prova scritta: due ‘orali’ per evitare il contagio

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“Sugli esami di Stato per l’abilitazione alla professione forense, il Cts, con un parere sollecitato dalla Ministra Cartabria, ha definito a rischio le prove laddove rimanessero scritte. Si sta quindi lavorando nel senso di una prova orale ‘rafforzata’, in sostituzione di quella scritta, prodromica all’ammissione alla prova orale tradizionale”. Così a Radio Cusano Campus il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto.

“In questo modo – ha proseguito – si potrà coniugare la sicurezza dei candidati all”ambizione dei 26mila aspiranti avvocati di sostenere l’esame. I dettagli della prima prova sono allo studio, ma si tratterà certamente di una fase abilitativa alle prove orali tradizionali. In questo modo, chi vuole diventare avvocato potrà sostenere l’esame e avere l’onore di indossare la toga a difesa dei suoi clienti”, ha concluso.

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