Motivi di salute e le nuove misure relative al contenimento del Covid19 portano fuori dal carcere Bruno Humberto Damiani che dovrà scontare al regime dei domiciliari altri due anni e mezzo per un’inchiesta relativa ad un tentativo di estorsione. Il suo nome, però, è noto per essere stato il “brasiliano” coinvolto come principale indagato nell’inchiesta che ha cercato di trovare un colpevole ed un esecutore all’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica. Ma come ricorda il suo avvocato Michele Sarno, il procedimento nei confronti di Damiani, 37enne di origini italo-brasiliane, è stato archiviato per due volte. Ieri la decisione della scarcerazione alla quale, come dichiara l’avvocato nel collegamento telefonico con Anteprima24, il suo assistito ha risposto con gioia. Damiani trascorrerà i domiciliari a Laureana Cilento presso l’abitazione materna. Damiani esce dal carcere per ragioni di salute. Per i medici è potenzialmente a rischio per l’epidemia in corso.