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Draghi sposa la linea del rigore, Aprile di restrizioni per gli italiani: i divieti

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Il mese di Aprile sarà ancora segnato da chiusure e restrizioni. Il governo Draghi ha sposato la linea del rigore, accantonando per il momento le intenzioni del centrodestra che chiedevano una graduale delle attività.

Fino alla fine di aprile tutte le Regioni rimangono in fascia arancione o rossa. Di più, il ponte del 25 aprile e quello del 1° maggio, saranno oggetto di particolari restrizioni su tutto il territorio nazionale. La decisione è stata varata dalla cabina di regia voluta da Draghi, e le decisioni prese entreranno a far parte di un nuovo decreto in vigore dal 7 aprile. 

A influire sulle scelte della cabina di regia il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, nel quale si sottolinea che: “il numero complessivo di persone ricoverate in terapia intensiva è ancora in aumento con un tasso di occupazione a livello nazionale sopra la soglia critica e analogo è l’andamento per le aree mediche“. Suggerendo di “mantenere rigorose misure di mitigazione nazionali accompagnati da puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione“.

I DIVIETI:

Bar e Ristoranti: Nessuna deroga all’apertura, visto che tutto il Paese resterà in zona rossa e arancione per un altro mese. Sfumata anche – con ogni probabilità – l’ipotesi di riaprire nelle zone di minor contagio bar e ristoranti a pranzo anche se fino alle 15 o alle 16 in modo da evitare gli incontri per l’aperitivo.

Fine settimana festivi: Probabile che in questi giorni la zona rossa venga estesa a tutto il territorio nazionale.

Spostamenti tra Regioni: Prorogato anche il divieto di spostamento. Ci si potrà muovere verso altre Regioni solo per ‘comprovati motivi’.

Seconde case: Resta  la possibilità di andare nelle seconde case anche se si trovano nelle regioni in fascia rossa, a patto che si muova soltanto un nucleo familiare e senza altre persone. Ciò non vale, però, per Toscana, Valle d’Aosta, Puglia, Alto Adige e Campania, i cui governatori hanno vietato i trasferimenti e hanno firmato ordinanze che vietano l’ingresso da altre regioni a chi ha una seconda abitazione.

 

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