Tra domani (al Senato) e giovedì (alla Camera) il governo Draghi otterrà il suo primo voto di fiducia. Ancora quarantotto ore, dunque, e poi l’esecutivo guidato dall’ex numero 1 della Bce sarà pienamente operativo.
Ma c’è un’altra scadenza su cui in queste ore si sono concentrate le attenzioni dei partiti che compongono la maggioranza: il sottogoverno. Tra viceministri e sottosegretari, la corsa a un posto al sole dovrebbe concludersi con una quarantina di vincitori, forse 36, considerate le previsioni della vigilia.
Il totonomi impazza, al solito, e diversi sono i parlamentari campani che aspettano la telefonata giusta. Quella che ti cambia, almeno per un paio di anni, la vita. E se nella scelta dei ministri il neo-premier si è dimostrato avaro nei confronti del Sud, la parola d’ordine del giorno– messa nero su bianco dai deputati Pd – è riequilibrio.
E allora cominciamo proprio dai Dem. Per il segretario Zingaretti trovare la quadra non sarà affatto facile: prima ancora che alle rivendicazioni territoriali, infatti, l’inquilino del Nazareno dovrà rispondere a quelle di genere. Combinazione che potrebbe premiare la senatrice napoletana Valeria Valente, data in corsa per un posto da sottosegretario alla Giustizia. Meno calde, nelle ultime ore, le piste che portano a Piero De Luca (sul figlio del governatore pesa sempre il veto del Movimento Cinque Stelle) e a Nicola Oddati che sperano nella delega al Mezzogiorno.
Nel Movimento Cinque Stelle le prime aspirazioni da verificare sono quelle dei due sottosegretari uscenti Angelo Tofalo (Difesa) e Carlo Sibilia (Interno). La conferma di entrambi non è affatto scontata anche perché hanno cominciato a farsi strada altre opzioni, come quelle di Luigi Gallo che potrebbe approdare alla Scuola, di Salvatore Micillo (Transazione Ecologica) e Luigi Iovino (Università).
Quanto a Forza Italia, gli azzurri campani hanno già incassato un ministero con Mara Carfagna. Ma non è detto che i giochi siano chiusi. La stessa Carfagna starebbe sponsorizzando il suo conterraneo Gigi Casciello per la Pubblica Istruzione ma è una strada in salita. Percorso ad ostacoli anche per l’irpino Cosimo Sibilia, da più parti dato in lizza per l’ambitissima delega allo Sport.
In maggioranza c’è pure Italia Viva e allora un desiderio può cullarlo pure Gennaro Migliore. Per la Lega, invece, si sono subito affievoliti i rumors che circolavano intorno a Gianluca Cantalamessa e all’ex rettore dell’Università di Salerno Aurelio Tommassetti. Decisamente più facile che Salvini decida di puntare sull’ex commissario del Carroccio in Campania Nicola Molteni. Che però è di Cantù.
Niente da fare, infine, per il terzo e ultimo dei sottosegretari campani del Conte bis, Giuseppe De Cristofaro: Sinistra Italiana non voterà la fiducia al governo.