La necessità assoluta di criticare il governatore Vincenzo De Luca spinge il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, addirittura tra le braccia (politicamente parlando) di Matteo Salvini. Sono lontani i tempi della “Napoli ribelle”, dei proclami anti Lega, delle manifestazioni dei centri sociali contro il leader del Carroccio. Stando a quanto riferisce l’agenzia Dire, infatti, il sindaco di Napoli ha commentato così le parole di Salvini, che ieri si è scagliato contro De Luca chiedendo libera pizza (a domicilio) in libero stato, applaudito dal pizzaiolo-prezzemolino Gino Sorbillo.
“La pizza”, ha detto De Magistris, “è uno dei nostri piatti simbolici, non può che unire l’Italia. E questo fa capire ancora di più quanto sia illogica e incomprensibile la decisione del presidente della Regione Campania di vietare le consegne a domicilio, anche da un punto di vista sanitario. Abbiamo avuto qualche atto di sadismo istituzionale, come tenere chiuse librerie e cartolerie o di concentrare solo in alcune fasce orarie e in alcuni giorni l’apertura di negozi per i bambini e neonati. Tutti comprendono “, ha aggiunto De Magistris, “che con questi limiti si aumentano le possibilità di assembramento. È una mentalità che non condivido”.
Non ce ne vorranno, De Magistris, Salvini e tutti quelli che in queste ore stanno concentrando tutte le loro proteste sulla pizza a domicilio, ma con tutto il rispetto per i lavoratori del settore, ci sembra che tantissimi imprenditori, professionisti e lavoratori in queste settimane stiano compiendo sacrifici enormi, e stiano soffrendo una crisi economica devastante. Se l’opposizione a De Luca, da destra a sinistra, pensa solo alle pizze, finirà col restare a digiuno. Di voti.