“Abbiamo sposato fin da subito la politica del rigore e la sposiamo senza problemi, in Campania stiamo facendo un miracolo”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ai microfoni di “Che Tempo che Fa”, trasmissione condotta da Fabio Fazio di cui è stato ospite questa sera. Di seguito le dichiarazioni del Governatore: “
Zona rossa – “Avevo proposto di mettere in zona rossa tutta Italia nel mese di ottobre. Le immagini del Lungomare di Napoli totalmente fuori controllo ha dato all’Italia una pessima immagine. Quello che non ho capito è come abbiamo fatto a passare da zona gialla a zona rossa nel giro di 72 ore. Sarebbe bene che il Ministero della Salute ci dicesse cosa è cambiato in 72 ore. O non avevano letto bene i dati prima o non li hanno letti bene dopo. Oppure, terza ipotesi, ha agito dopo uno sciacallaggio mediatico molto potente operato nei nostri confronti”.
Immagini Cardarelli – “Sono immagini drammatiche, rinnovo il nostro cordoglio alla famiglia della vittima. Vorrei ricordare a tutti che il 17 giugno scorso a Milano c’è stato un morto nel bagno dell’ospedale, lì non se ne è accorto nessuno. Quello che è indegno e animalesco è che quando c’è un deceduto per terra c’è qualcuno che si mette a girare un video e a postarlo sui social invece di occuparsi di soccorrerlo. La sofferenza nei pronto soccorso c’è, ma può essere superata solo quando saremo in grado di fare test rapidi e affidabili. Tuttavia le file delle ambulanze viste a Napoli non mi sembrano sconvolgenti.
Miracolo – “In Campania stiamo combattendo a mani nude. Rispetto al veneto, la regione più virtuosa del nord, la Campania ha 16mila dipendenti in meno nel settore sanitario. Addirittura 60mila in meno rispetto alla Lombardia. Nonostante questi numeri stiamo facendo un miracolo, abbiamo il tasso di morte Covid più basso d’Italia”
Rigore – “A Maggio abbiamo fatto un’ordinanza per il divieto di alcolici e abbiamo salvato anche l’estate. Ad agosto abbiamo reso obbligatorio il test a chi veniva dall’estero, abbiamo effettuato il 92% di test al personale scolastico quando la media nazionale era al 60%. Abbiamo sempre avuto in mente la linea del rigore, quindi oggi sposiamo la linea del rigore”
Scelte – “Parlo con grande chiarezza e semplicità. Due mesi fa potevamo fare due scelte diverse: o la scelta della prevenzione o la scelta di seguire il contagio. Il Governo ha fatto la seconda scelta, prendendo misure di pari passo con la crescita del contagio. La linea non è stata efficace dal punto di vista del freno al contagio e ha determinato anche divisioni tra le categorie economiche. Vorrei capire perché il Governo diceva, fino a un mese fa, che non bisognava assolutamente chiudere le scuole ed è stata vista male la mia scelta di chiuderle. Ora si sta andando proprio in quella direzione. Sono state fatte delle scelte politiche, mentre io dicevo che il contagio era dietro l’angolo qualche autorevole medico milanese parlava di virus clinicamente morto”.
Razzismo – “Ora dobbiamo dare una prova di grande unità nazionale, a condizione che il governo si metta nella situazione di essere aiutato. Conte deve richiamare i suoi ministri ai doveri invece di fare il cardinale di curia e consentirgli di fare sciacallaggio. Questo non è ammissibile. Abbiamo avuto in questi mesi un’ondata incredibile di sciacallaggio politico mediatico nei confronti della Campania. In Italia c’è del razzismo anti-meridionale, e poi c’era da colpire un uomo (lui, De Luca ndr.) che andava colpito perché parla chiaro e non si piega a logiche di potere.
Di Maio e De Magistris – “Certe accuse sono arrivate anche da amministratori di Napoli o da persone napoletane come Di Maio. Lui ha detto cose ignobili, non ha parlato di razzismo ma ha fatto di peggio. Ha detto il falso sulla Campania e su questo deve essere preso in considerazione da Conte. C’è stato un amministratore a Napoli (il sindaco De Magistris ndr.) che è stato 102 volte in trasmissioni televisive da settembre ad oggi, che ha avuto 9 ore di presenza in tv e radio anziché lavorare per garantire sicurezza della sua comunità”
Lavoro – “La Regione Campania ha lavorato sempre, c’è stato qualcun altro che non ha fatto niente. Semplicemente niente. Trilussa parlando di quelli che cercano di farsi pubblicità cercando notorietà diceva che c’era la Lumachella della vana gloria che era strisciata sull’obelisco e guardando la bava disse “è certo che lascerò un’impronta sulla storia”. In sostanza, le nullità restano nullità”
Poi a Fazio – “Mi dia una benedizione perché sa in che contesto sto lavorando. Il mio è il ruolo di un uomo libero che vuole solo il bene della sua comunità”