Cosa si potrà fare e cosa non si potrà fare a Natale? Le festività bussano alla porta ma quest’anno la situazione sarà diversa, bisognerà inevitabilmente tenere conto di una pandemia in atto e non commettere gli errori dell’estate. Il Governo è al lavoro per un nuovo dpcm che dovrebbe arrivare agli inizi di dicembre. A fare il punto, nel frattempo, ci ha pensato Roberto Speranza. Il Ministro della salute è intervenuto alla trasmissione Di Martedì, affrontando varie tematiche.
Messa di Natale – “Valuteremo, al momento c’è un coprifuoco alle 22 e non sono possibili attività di nessun tipo, faremo una valutazione. Non è stata ancora presa una decisione, valuteremo sulla base dei dati epidemiologici dei prossimi giorni. Dobbiamo ridurre tutte le occasioni in cui il virus si può diffondere“.
Pranzi e cenoni – “È previsto per domani un incontro sul numero delle persone che potranno riunirsi a tavola per la cena e il pranzo di Natale. I posti a tavola vanno limitati agli affetti più stretti“.
Spostamenti – “Bisogna evitare ogni spostamento non necessario fra Regioni. In questo momento sono consentiti solo spostamenti tra zone gialle. Valuteremo l’evoluzione epidemiologica delle prossime settimane ma bisogna evitare gli spostamenti non necessari, ridurre il più possibile le relazioni con le altre persone se queste non sono indispensabili e restare a casa quando è possibile“.
Scuole – “Faremo il possibile per riaprire a dicembre, dobbiamo vedere il quadro epidemiologico, valutandolo giorno per giorno. Le scuole sono e restano una priorità assoluta per il governo“.
Impianti sciistici – “Dobbiamo evitare le aggregazioni che potrebbero crearsi intorno agli impianti sciistici e i tanti trasferimenti di persone che vanno in vacanza nelle località sciistiche, queste sono le principali preoccupazione del governo. Parleremo con le regioni, non abbiamo mai cercato polemiche. Capisco che dietro le piste da sci ci sono persone che lavorano e che meritano il massimo rispetto. Dobbiamo stare molto attenti e ricordare quanto è successo la scorsa estate, quando in tanti hanno abbassato la guardia“.
Indice Rt – “La discesa è il segnale che andiamo nella direzione giusta. L’indice di contagio Rt si sta abbassando, due settimane fa era 1,7, poi 1,4 ora è poco meno di 1,2 e sta ancora scendendo. Questo significa che le misure che abbiamo adottato iniziano a dare i loro effetti e che dobbiamo continuare a insistere su questa strada perché la curva è piegabile, lo abbiamo già visto in marzo. Un po’ alla volta stiamo riuscendo a ripiegarla, ma dobbiamo insistere con la massima attenzione e la massima prudenza“.