Coronavirus, impennata in Campania: colpa del governo e dell’assalto ai treni

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Impennata dei contagi in Campania: oggi sono stati 20 i tamponi positivi al Cotugno su 54 esaminati. La percentuale è di più di un positivo su tre. Nei giorni scorsi, la stessa percentuale era sempre stata costante, intorno a un tampone positivo su 10 esaminati. Ai piani alti della Regione Campania e intorno al tavolo dell’Unità di crisi della protezione civile, quando arriva il dato, le espressioni sono gelide. Quello che si temeva è accaduto: la

fuga dalla Lombardia di sabato scorso, quanto alle 20 di sera i treni in partenza per il Sud sono stati presi d’assalto, ha prodotto un aumento vertiginoso dei casi positivi nel mezzogiorno d’Italia. Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, aveva espresso più volte, nei giorni scorsi, la sua preoccupazione per gli effetti di quella notte di totale follia.

Il governo italiano dovrà, un giorno, assumersi la responsabilità di aver fatto circolare le bozze del decreto firmato nella notte tra sabato e domenica dal premier Giuseppe Conte, il decreto con la “chiusura” della Lombardia e di altre 14 province del Nord. Quella maledetta bozza, rilanciata dai mass media, ha scatenato il panico. Tutti ricordiamo le immagini della stazione di Milano, l’assalto all’ultimo Intercity Notte 797 partito da Torino e diretto a Salerno, mentre cadevano nel vuoto tutti gli appelli e le raccomandazioni di medici e autorità sull’importanza di restare a casa ed evitare gli spostamenti per cercare di contenere il contagio.

Le polemiche tra governo e opposizione su chi sia stato a fornire ai giornali, alle agenzie e ai siti di informazione le bozze del decreto valgono zero: quel documento era un documento del governo, e al governo spettata la responsabilità di tenerlo riservato, blindato, fino all’ultimo minuto, proprio per evitare che accadesse ciò che era ampiamente prevedibile: la grande fuga da Nord verso Sud.

Nei giorni scorsi in Campania e in tutto il meridione si sperava, si pregava, che l’effetto di quella notte non si verificasse, e invece i primi dati sono allarmanti. Si spera, e si prega, che non diventino catastrofici. Se il contagio si dovesse diffondere al Sud come al Nord, sarebbe tutto il sistema italiano a crollare. Per colpa di una maledetta indiscrezione, che non sarebbe mai dovuta diventare pubblica. Mai. 

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