Salerno – Si erano dichiarati nullatenenti e senza lavoro e per questo, presentando la relativa documentazione, erano riusciti ad ottenere il reddito di cittadinanza. Ma in realtà il loro ‘lavoro’ era vendere sigarette di contrabbando.
Cinque uomini sono stati scoperti stamani dalla Guardia di Finanza di Salerno insieme ai loro complici: 12 gli indagati, gravemente indiziati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati dall’Est Europa.
“Il contrabbando si pensava essere un fenomeno ormai finito e invece è tutt’ora florido sul territorio campano – ha dichiarato il Procuratore facente funzioni Luigi Alberto Cannavale – e lo attesta anche l’operazione odierna. In circa 3 mesi queste due famiglie hanno movimentato oltre 3mila chili di tabacco estero. Si tratta di una pratica illecita familiare nei nostri territori”.
Nei confronti dei cinque soggetti è stata disposta la sospensione del reddito di cittadinanza, sinora percepito: “Le persone arrestate non svolgono nessuna attività che gli consente di percepire un guadagno onesto quindi presentando la documentazione sono riusciti ad accedere al beneficio. Fortunatamente – ha dichiarato Danilo Petruccelli, Comandante della GdF di Salerno – la legge di conversione del provvedimento istitutivo contempla l’obbligo di sospendere l’erogazione del contributo quando il beneficiario viene sottoposto ad una misura cautelare. Ed è proprio ciò che avverrà adesso, è stato infatti disposto direttamente dal Giudice delle indagini preliminari”.
“L’ammontare dei redditi illeciti è un dato significativo che va evidenziato perchè nel giro di 3 mesi questa organizzazione è stata in grado di commercializzare oltre 3mila chili di tabacchi lavorati. Dalle conversazioni – ha affermato Petruccelli – siamo riusciti a ricostruire anche il guadagno netto per la commercializzazione di queste sigarette che oscilla intorno ai 3,50 euro a pacchetto quindi si arriva a circa 600mila euro di guadagno nell’arco di tre mesi da parte di questi soggetti”.