“L’evoluzione dell’epidemia risulta molto preoccupante. Alla luce dell’ultimo report di venerdì scorso, in attesa di comprendere gli effetti dell’ultimo Dpcm licenziato a ottobre, siamo costretti a intervenire con nuove misure restrittive. La strategia va modulata sulle esigenze dei territori, introducendo un regime differenziato basato sui diversi scenari regionali”.
Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che da pochi minuti ha finito di riferire alla Camera dei Deputati in merito alla situazione epidemiologica e alle eventuali ulteriori misure messe in atto per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 in Italia.
“A tal fine, – ha aggiunto il presidente del Consiglio – il prossimo dpcm individuerà tre aree con specifici profili di rischio e dunque misure restrittive proporzionate. Sarà il ministro della Salute a collocare la singola regione in una delle tre aree”.
“Per l’intero territorio nazionale – ha infine annunciato . interverremo solo con alcune specifiche misure utili a evitare diffusione del contagio. Pensiamo di disporre la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali (ma resteranno aperte le farmacie, le edicole, i tabacchi e i negozi di genere alimentari presenti all’interno della struttura. Chiuderanno anche musei e mostre, ridurremo del 50% capienza nei mezzi di trasporto pubblico e ci saranno limitazioni negli spostamenti tra le regioni a rischio. Limiteremo anche spostamenti delle persone nella fascia serale più tarda (l’ipotesi più probabile conduce alle 21 come orario limite). E ancora, prevediamo la didattica a distanza per le scuole superiori”.
“Nelle regioni a rischio più elevato – ha ribadito Conte – ci saranno restrizioni più gravi basate sul livello di rischio”.