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Clamoroso a Montecitorio: c’è un De Luca che collabora con il M5S

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Napoli – Clamoroso a Montecitorio. Direbbero così i cronisti sportivi. Ma la notizia davvero ha destato stupore. C’è un De Luca che lavora fianco a fianco con i grillini. Il suo nome è Piero.

Con le parlamentari pentastellate Virginia Villani e Teresa Manzo, firma un comunicato congiunto nel quale annuncia che “nelle prossime ore presenteremo una proposta di legge urgente sugli operatori del 118”.

Ora, a Napoli, qualcuno vicino al papà, il Governatore Vincenzo De Luca, fa la battuta facile: “Questa legge sarà tanto più urgente perché bisognerà chiamare un’ambulanza…”.

De Luca padre, di grillini non ne vuole nemmeno sentire parlare. Almeno è stato così finora. Il Pd di Marco Sarracino che sta tessendo la coalizione per le prossime comunali di Napoli proprio coi grillini ne sa qualcosa. Ma oggi, per forza di cose, ci si chiede se questa collaborazione sulla legge per gli operatori del 118 segni una svolta.

Una svolta che, a ben vedere, non sarebbe da escludere visto che andare al muro contro muro con il segretario Enrico Letta (fresco di foto-opportunity con Giuseppe Conte) ha portato a 2 no in rapida sucessione per Piero: no a un incarico nel governo Draghi da sottosegretario. E no a un incarico nella nuova segreteria nazionale del Pd.

Per ora, quindi, in casa De Luca, probabilmente, si sta pensando di calmare le acque. Di tornare un pò sui propri passi. Del resto, anche una discesa in campo del Governatore a candidato alla segreteria del Pd contro Letta, non è certo un’operazione temporalmente vicina. Quindi, meglio far buon viso a cattiva sorte.

Ora è il momento di godersi Virginia Villani, Teresa Manzo e Piero De Luca, tutti e tre in coro: “Esprimiamo grande vicinanza ai medici campani del 118 e manifestiamo profonda soddisfazione per la sospensione dello sciopero programmato a seguito dell’incontro positivo con i responsabili della Regione Campania”.

“La problematica che ha interessato gli operatori del 118 si fonda su una vicenda complessa, basata su Accordi collettivi nazionali e regionali risalenti nel tempo, su cui è intervenuta la Corte dei Conti ritenendo indebita parte del compenso ricevuto negli anni passati a titolo di indennità”.

“Ad oggi, è stato sospeso il recupero delle somme da parte delle Asl in attesa di ulteriori approfondimenti istruttori. Tuttavia, riteniamo assolutamente indispensabile un intervento normativo nazionale che, nel prendere atto dell’assoluta buona fede dei medici convenzionati, escluda qualsivoglia obbligo di restituzione dell’indennità aggiuntiva percepita negli anni passati. Non è pensabile che, persistendo la pandemia, si possa mettere in pericolo, neppure per un secondo, la continuità dello svolgimento del servizio di emergenza. Su questa delicata vicenda, nelle prossime ore, presenteremo una proposta di legge urgente”.

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