Tre città campane tra le più inquinate d’Italia secondo Legambiente

20081112 - ROMA - ENV - ISTAT:SOFFOCATI DA TRAFFICO,1 SU 3 NON BEVE ACQUA RUBINETTO - Nell'immagine di archivio , una strada romana congestionata dal traffico automobilistico. Italiani sempre afflitti da traffico, rumore e inquinamento, mentre ancora tanti, un terzo in tutto, non si fidano a bere l'acqua di rubinetto. Questo il quadro dei problemi avvertiti di piu' sul fronte ambientale dalle famiglie nella zona in cui abitano, secondo la fotografia scattata in un'indagine dell'Annuario statistico italiano 2008. ARCHIVIO ANSA /JI
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Città soffocate dallo smog e invase dalle auto private. Continua a pesare la mancanza di una strategia antismog nazionale. E’ ciò che rivela il dossier annuale di Legambiente “Mal’aria 2019” sull’inquinamento atmosferico in Italia che restituisce un quadro puntuale del 2018. In Campania, la città che lo scorso anno ha superato il maggior numero di giornate fuorilegge è Avellino, prima in classifica per il secondo anno consecutivo, con 89 giorni (46 per il Pm10 e 43 per l’ozono), seguita da Napoli con 72 (37 per il Pm10 presso centralina della Ferrovia e 35 per l’ozono presso il Parco Virgiliano). Benevento ha sforato 27 giorni sempre per l’ozono. 

Dunque ben 3 capoluoghi di provincia su 5, hanno superato i limiti giornalieri previsti per le polveri sottili o per l’ozono, ma dal punto di vista regionale la situazione è anche migliorata; infatti nella classifica del 2018 compare anche Salerno con 22,3 come media dei valori medi annuali di PM10 (μg/mc) registrati dalle centraline urbane.

I dati continuano ad essere preoccupanti anche per questo 2019, secondo i dati dell’Arpac nei primi 21 giorni di gennaio ben undici città hanno già registrato oltre cinque giorni di superamenti dei limiti giornalieri previsti per le polveri sottili. Maglia nera San Vitaliano nel nolano con già 12 sforamenti su 20 giorni di monitoraggio, segue Teverola (Ce) con 60 giorni, Nocera Inferiore (Sa) con 65 e Pomigliano d’Arco con 11 giorni. Anche Napoli in due centraline (via Argine e Ospedale N. Pellegrini) ha superato per ben sei volte i limiti di legge di Pm10, facendo peggio del 2018 quando al 20 gennaio aveva sforato solo due volte.

Altre città regionali fuorilegge sono state Casoria (Na) con 50 giorni, Sparanise (Ce) con 43 giorni, Aversa (Ce) con 57 giorni; Cava dei Tirreni (Sa) con 39; Marcianise (Ce) con 37 giorni; Volla (Na) con 38 sforamenti.

Un quadro estremamente preoccupante per Legambiente, secondo cui l’emergenza inquinamento atmosferico è stata affrontata in maniera disomogenea ed estemporanea da parte dei sindaci delle città campane. Il primo obiettivo adesso è incentivare la mobilità sostenibile, potenziando il trasporto pubblico locale, urbano e pendolare, che negli ultimi anni, con i continui ritardi e disservizi, ha comportato inevitabilmente a più auto private per strada e più smog per i polmoni dei cittadini.

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