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L’addio al calcio giocato di Calaiò: “Questo il momento giusto, grazie alla Salernitana”

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“E’ finito un ciclo ma ho la fortuna di rimanere nel mondo del calcio”. E’ la prima dichiarazione ufficiale di Emanuele Calaiò dirigente. Ieri l’attaccante siciliano ha deciso di ufficializzare ciò che da tempo era diventata molto più di un’idea prematura: “Ho fatto questa scelta con decisione e convinzione dopo una carriera da calciatore che mi ha soddisfatto: in ogni piazza – ha dichiarato Calaiò – ho lasciato bellissimi ricordi e ho avuto fantastiche sensazioni, prima come uomo e poi come giocatore. Per questo ringrazio gli allenatori, i colleghi calciatori, i dirigenti. Tra questi un grazie particolare a Lotito e Mezzaroma che, insieme al direttore Fabiani, mi hanno preannunciato la loro idea di affidarmi un ruolo nuovo che, senza attendere la fine della stagione, ho accettato volentieri”.

Tra i ringraziamenti non mancano quelli alla famiglia, con un piccolo rammarico: “Mia moglie e i miei figli mi hanno seguito in ogni dove, per 22 anni, e questo per un uomo di famiglia è fondamentale. Come del resto i genitori, i miei sono stati meravigliosi nel credere che potessi farcela a diventare un calciatore. Mi dispiace solo non aver regalato loro la gioia dei 200 gol in carriera, non mancava tantissimo e per questo ci sono rimasti male. Ma a 37 anni quando ti arriva una proposta del genere non puoi pensarci troppo, il ruolo mi ha sempre affascinato ed adesso diventa realtà”.

Una carriera di successi, ma anche momenti difficili: “Ricordo tanti gol che, ancora oggi, quando li rivedo mi fanno commuovere. Il momento più amaro della mia carriera è stato sicuramente quello della squalifica”.

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