Salerno – Dieci indagati destinatari di un provvedimento di arresti ai domiciliari per furto e ricettazione di batterie dei ripetitori telefonici destinati al mercato africano. È il bilancio dell’operazione condotta dalla Capitaneria di Porto di Salerno, coordinata dalla procura di Salerno. Ma nel lavoro di indagine è stato necessario coinvolgere Interpo per ricostruire percorso verso Marocco e Togo. Il traffico è stato definito dal procuratore Masini di primaria importanza a livello nazionale e internazionale soprattutto per fare luce sui blackout ai ripetitori. Le batteria venivano imbarcate da Salerno verso l’Africa. La cifra stimata è di 1.300 furti, con 8000 accumulatori sottratti per un valore di tre milioni di euro.
Da qui la competenza affidata alla procura di Salerno con Capitaneria e Gdf . L’indagine ha previsto uno studio dei ripetitori che potevano essere oggetto di attenzione: sono state installate apparecchiature GPS per tracciare il percorso delle batterie. Così si è arrivati in Marocco ad un ingente sequestro di container con batterie occultate all’interno e dirette in Burkina Faso. Le Indagini eseguite in maniera capillare da guardia costiera di Salerno si sono avvalse in fase esecutiva del comando legione della Gdf di Napoli che ha messo a disposizione un nutrito numero di persone con le quali l’operazione, non di facile di esecuzione (persone su tutto il territorio nazionale anche stranieri) andasse a buon fine.