Tubercolosi polmonare. Dopo il caso del giovane alunno della scuola media Leonardo Da Vinci ricoverato presso il Moscati la Asl di Avellino spiega di aver attivato i protocolli previsti. “La Asl – si legge nella nota – ha informato la scuola e i genitori dei compagni di classe ed ha predisposto tutti i controlli previsti dalla normativa sanitaria vigente nei confronti degli studenti e degli operatori della classe interessata. Al momento la situazione epidemiologica è tenuta sotto stretto controllo e non sussistono motivi di particolare preoccupazione”.
Il caso del Da Vinci aveva spinto il sindaco Paolo Foti a firmare un’ordinanza di chiusura della scuola in via cautelativa. Il ricovero, in realtà, risale al fine settimana scorsa ma nessuna comunicazione ufficiale sarebbe stata prodotta dalla scuola, né ai genitori né alle autorità preposte. A far scattare l’allarme, allora, la preoccupazione dei genitori degli studenti che ieri mattina hanno incontrato la fascia tricolore avellinese. Da qui la richiesta, prodotta da Foti, di una informativa all’Asl competente. Confermata dalle autorità sanitarie la notizia del ricovero, il sindaco ha proceduto con l’ordinanza di chiusura della scuola cittadina, provvedimento necessario per predisporre la disinfezione richiesta dall’azienda sanitaria locale. Una procedura dettata da senso di responsabilità e da questioni logistiche – davvero difficile procedere con la disinfezione senza sospendere le attività didattiche – e non legata a un particolare allarme sanitario. Così come sono da considerare di prassi le operazioni di verifica e profilassi che interesseranno i compagni di classe del giovane ricoverato al Moscati.
Insomma, da chi di dovere arrivano convinte rassicurazioni. Impossibile, però, frenare la preoccupazione dei genitori. Si tratta, infatti, dell’ottavo caso registrato in Irpinia nell’ultimo mese. “Non bisogna allarmarsi – ha commentato Acone, primario del reparto Malattie Infettive del Moscati -, i casi sono nella media e concentrati in alcune zone. Occorre tuttavia elevare il livello di prevenzione”.