Salerno – Sottratti alla criminalità organizzata, da ieri accolgono gli archivi storici del Tribunale di Salerno. Si tratta di due capannoni ubicati nella zona industriale consegnati dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e dall’Agenzia del demanio al presidente della Conferenza permanente presso la Corte di Appello di Salerno, Iside Russo. La struttura, già suddivisa in due unità indipendenti, è stata confiscata a seguito della sentenza della Corte di Appello di Lecce a carico di alcuni esponenti della Sacra Corona Unita condannati, tra l’altro, per riciclaggio. I proprietari avevano affittato i capannoni, fino al marzo dello scorso anno, ad una società risultata estranea alla vicenda. La procedura di assegnazione al distretto della Corte di Appello salernitana è iniziata nel febbraio del 2016 e comprende anche altre strutture, ricadenti sul territorio comunale di Battipaglia, dove sorgeranno sempre archivi.
«Questo – evidenzia Russo – consentirà anche di liberare gli spazi della cittadella giudiziaria che sono già intasati». Sarà più agevole, dunque, la consultazione del materiale per gli avvocati e per i cittadini. «I tempi per il completamento – continua il presidente della Corte – prevedono la collaborazione del Provveditorato alle Opere pubbliche e anche dell’Agenzia Del Demanio». Saranno realizzati archivi secondo un modello standard moderno, adoperando i cosiddetti “archivi compattati”, con i quali si evita il deterioramento dei materiali. Con questa operazione si risparmieranno ventimila euro all’anno che, ad oggi, vengono pagati per la locazione di un altro deposito, che sarà liberato a breve. In tutta la provincia di Salerno, sono circa 340 i beni confiscati alla criminalità organizzata.
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