Più che partita del cuore, la partita del covid. Un ragazzo di 23 anni a Pamplona, in Spagna, aveva avuto la brillante idea di organizzare una sfida a calcetto tra ‘infetti’ e ‘sani’, la nuova frontiera dello “scapoli contro ammogliati” che ha riempito la letteratura hobbystica degli ultimi decenni. Un’iniziativa folle, annunciata come benefica e fermata chiaramente senza batter ciglio dalla polizia che ha rifilato al promotore – beccato grazie a Instagram – una multa di ben 3mila euro.
Sarà pure una bravata, ma col virus non si scherza. Bisognerebbe spiegarlo anche ai giovani che stanno terrorizzando il quartiere romano di Trastevere. Le cronache capitoline parlano di reati notturni in aumento. La costumista Rai, Fiorenza Cipollone, ha denunciato al Corriere della Sera veri e propri orrori: “I ragazzi che girano per le strade sono energumeni, non riusciamo a fermarli neanche con le denunce. Si vestono tutti uguali in stile Arancia Meccanica e il minimo che possono fare è pisciarti sulla porta”.
Tutto qui? Magari, verrebbe da dire. “Se protesti organizzano vere e proprie gare, ti sputano sulla maniglia e sul citofono sperando di mischiarti il Covid”, si legge nell’intervista. Darwin, dovunque tu sia, aiutaci a capire: cos’è andato storto?.