Dietro agli attentati di Londra c’è ancora una volta l’Isis. Il califfato ha rivendicato in serata attraverso la propria agenzia Amaq l’attacco avvenuto nella capitale inglese e la notizia è stata confermata da Rita Katz, direttrice del site. A tre giorni dalle elezioni in Gran Bretagna, l’ennesimo bagno di sangue torna dunque a fare notizia. Un duplice attacco quello lanciato: prima sul London Bridge, dove un pulmino ha investito diversi pedoni e dal quale sono scese tre persone che hanno accoltellato dei passanti; poi a Borough Market, dove lo stesso commando ha continuato la sua azione prima di cedere sotto i colpi della polizia. Il bilancio è di sette vittime, oltre ai terroristi, e di trentasei feriti, ventisei dei quali versano in condizioni critiche. Tra le persone coinvolte non ci sono italiani, a ribadirlo è stato il sottosegretario agli esteri Enzo Amendola.
La polizia, intanto, ha compiuto un raid a East Ham arrestando dodici persone e hanno trovato l’appartamento di uno dei terroristi. “Quando è troppo è troppo, le cose devono cambiare”, sono le parole della premier Theresa May riferite prima di recarsi in ospedale dove è andata a trovare i feriti. “Questo è il terzo attacco in tre mesi in Gran Bretagna. Gli attacchi non sono collegati ma siamo di fronte a un nuovo trend: il terrorismo chiama il terrorismo e gli assalitori vengono ispirati da altri assalitori”, ha aggiunto.