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Asl Campania, manager in malattia. La Regione ne nomina un altro: il caso in Parlamento

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Salerno – La nomina temporanea del direttore generale Asl di Salerno Vincenzo D’Amato in sostituzione del titolare, Mario Iervolino, assente per malattia, finisce in Parlamento.

La deputata grillina Virginia Villani insieme ai colleghi Manzo, Nappi, Adelizzi, Buompane, Barbuto e Del Monaco presentano un’interrogazione al ministro della Salute Roberto Speranza. “Ho interrogato il Ministro della Salute, Roberto Speranza e il Ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone in merito alla procedura adottata dal Presidente della Regione Campania per la nomina temporanea del direttore generale Asl di Salerno Vincenzo D’Amato in sostituzione del titolare, il dottor Mario Iervolino, assente per malattia. La nomina di Iervolino come direttore generale dell’Asl di Salerno era arrivata con decreto della giunta regionale della Campania 373 del 6 agosto 2019. Invece, con decreto del Presidente di giunta della regione Campania 131 del 23 ottobre 2020 si è deciso di affidare al dottor D’Amato, direttore generale del San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, l’esercizio temporaneo delle funzioni di direzione dell’Asl di Salerno fino a ritorno del titolare dell’incarico. La scelta sarebbe giustificata dalla somma urgenza dovuta all’attuale contesto di criticità connesso all’emergenza Covid-19 e alla necessaria continuità da assicurare all’Azienda” spiega Villani.

“La scelta da parte del presidente della Regione è in contrasto però, con quanto disposto dal decreto legislativo 502 del 1992 che in caso di impedimento del direttore generale, le relative funzioni devono essere svolte dal direttore amministrativo o dal direttore sanitario su delega del direttore generale. La sostituzione sarebbe prevista solo in caso di assenza superiore ai sei mesi. Per tali motivi, il decreto del Presidente della giunta Regionale, che nomina il dottor D’Amato a direttore generale pro tempore, appare di dubbia legittimità e tale da determinare il rischio di inficiare la validità stessa degli atti adottati dal direttore temporaneo. Alla luce dei fatti ho chiesto ai Ministri Dadone e Speranza di valutare la situazione con urgenza e verificare se sussistono i presupposti per promuovere una verifica da parte dell’ispettorato della funzione pubblica. La possibilità che una procedura viziata possa inficiare gli atti adottati in queste settimane dal direttore temporaneo D’Amato espone l’intera azienda e la Regione stessa davanti ad un rischio amministrativo, economico e gestionale enorme che non ci possiamo permettere”.

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