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Crisi di governo, Fico continua le consultazioni: ecco cosa ‘chiedono’ le forze di maggioranza

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Riprese stamane le consultazioni che il presidente della Camera Roberto Fico sta tenendo con le forze che hanno sostenuto il secondo Governo Conte.

Il mandato esplorativo conferito da Mattarella a Conte è, com’è noto, quello di sondare la possibilità di dar vita a un nuovo esecutivo sulla base parlamentare composta da M5S, PD, IV, LEU. 

Al momento è in corso un tavolo per il programma, coordinato dallo stesso Fico, per determinare il nuovo perimetro politico entro il quale dovranno muoversi i partiti politici che vi partecipano. I lavori andranno avanti un paio di ore in più del previsto, fino alle 15 anziché alle 13. Poi il Presidente della Camera si recherà al Quirinale per riferire al capo dello Stato l’esito del suo mandato esplorativo. 

Ma, nello specifico, quali sono i punti programmatici oggetto di discussione? Per il Movimento Cinque Stelle è prioritario completare il reddito cittadinanza e dare vita a una riforma degli amortizzatori sociali, destinati a tutte le categorie di lavoratori, autonomi compresi. Resta caldo il tema giustizia, sul quale il Partito Democratico sta provando a fare da pontiere tra le posizioni di M5S e IV, con Orlando che avrebbe proposto una sorta di ‘lodo’ sulla prescrizione. Dal canto loro i renziani chiedono di accelerare sul Mes e di mettere in piedi una bicamerale per le riforme istituzionali guidata dall’opposizione.

Le divergenze restano tante ma, in qualche modo, per ciò che concerne gli aspetti programmatici un’eventuale sintesi non è ipotesi da escludere. Ciò che invece appare decisamente più problematico è il nodo relativo alla scelta del futuro Premier, che poi sarebbe anche colui al quale spetterebbe il compito di rendere esecutivo il nuovo impianto programmatico. Chiarissime, in questo senso, le parole del capogruppo di Leu al Senato Loredana De Petris: “Sicuramente questo tavolo è utile, ma non è qui che si scrive il programma del governo. Questo lo si fa assieme al presidente del Consiglio incaricato. Finché non si scioglie questo nodo, qualsiasi lavoro è utile ma non decisivo”. 

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