Roma – Adottare soluzioni che, ferma la conservazione dello “status di magistrato”, si orientino verso il collocamento definitivo del magistrato “fuori dall’esercizio della giurisdizione”. Queste le misure proposte dall’Anm (Associazione nazionale magistrati) per regolamentare il rientro dei magistrati che sono scesi in politica. Al posto delle soluzioni individuate dal ddl sulle toghe, che all’Anm non appaiono soddisfacenti, il sindacato dei giudici punta sul “collocamento definitivo del magistrato fuori dall’esercizio della giurisdizione con funzioni amministrative e non dirigenziali”, ad esempio presso il ministero di Giustizia, e comunque con “esclusione di accedere alla Cassazione e relativa Procura generale o di fare ritorno all’ufficio di provenienza”.
Niente giurisdizione per i magistrati che scendono in politica, la proposta dell’Anm
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