Napoli – La Whirlpool si appresta a lasciare al proprio destino lo stabilimento di Napoli e la vertenza si fa subito infuocata. Il sindaco Luigi de Magistris, il vicesindaco Enrico Panini e gli assessori al Lavoro Monica Buonanno e allo Sport Ciro Borriello hanno incontrato oggi a Palazzo San Giacomo le organizzazioni sindacali nazionali e locali dei lavoratori metalmeccanici coinvolti nella vertenza Whirlpool per mettere a punto la strategia da portare avanti. Il primo snodo potrebbe arrivare già domani con l’incontro con il Governo. «Napoli non lascia soli i suoi lavoratori e vive in prima linea la trattativa in corso», dichiarano in tandem gli assessori Buonanno e Panini. «Da venerdì siamo con loro al presidio di via Argine, con il sindaco che ha voluto vederli e sostenerli di persona in fabbrica e con il senso di responsabilità di un’Amministrazione sempre vicina ai suoi cittadini richiamiamo tutti all’obiettivo finale di ristabilire l’equilibrio sociale ed economico del nostro territorio. Non permetteremo che Whirlpool lasci Napoli Est e che circa 1.500 lavoratori comprensivi dell’indotto restino potenzialmente senza reddito. Domani saremo a Roma all’incontro con il ministro del Lavoro Luigi Di Maio e porteremo anche in quella sede il nostro sostegno. L’azienda sta dando una spallata alla rinascita della nostra città», è l’amara conclusione.
«Stringeremo il Governo pesantemente sulla questione per arginare questo attacco. Siamo davanti a una situazione delicata e grave». Così invece il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, definisce la vicenda della Whirlpool di Napoli, parlando mentre lascia la Camera di Commercio di Salerno. Per il leader degli industriali, «occorre aprire un grande fronte di attrattività di investimenti e di convenienza a investire nel Paese e nel Sud del Paese. Da tempo, abbiamo rimosso la questione industriale in chiave Mezzogiorno e la centralità del lavoro che è la vera cosa che chiedono i cittadini italiani e del Mezzogiorno. Usiamo questi momenti per farli diventare un grande momento di colpo di reni e di reazione, non solo per risolvere questioni aziendali che già di per sé sono significative e importanti, ma per far fare un grande salto di qualità a partire dal Mezzogiorno del Paese che ha bisogno e che ha potenzialità incredibili, dal turismo all’industria». Un pensiero che spinge Boccia a sottolineare come siano «anni che non si parla di industria in questo Paese».