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Caso Whirlpool, De Luca furioso: “Dal Governo un accordo truffa, Di Maio non è più credibile”

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Napoli – Emergenza lavoro a Napoli, attacco frontale del governatore De Luca al Governo e, in particolare, al ministro grillino Luigi Di Maio. “Tre anni fa affrontai la questione Whirlpool di Carinaro e ne uscimmo bene. Oggi non ho capito bene cosa si pensa del ministero del Lavoro, Di Maio qui è l’unico interlocutore. Si è permesso di fare anche demagogia durante gli incontri. È una cosa sconcertante. Chi deve seguire questa vertenza, se non il Mise? Hanno fatto un accordo truffa, nessuno ha controllato niente”. Così Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, nel corso del suo consueto intervento all’emittente LiraTv. 

“Al ministero del Lavoro – aggiunge – le poche volte che è presente Di Maio, non ha nessuna credibilità. C’era il direttore Castaro di grande esperienza e credibilità, ma l’hanno fatto fuori per mettere una persona totalmente inadeguata che non riesce a seguire niente. Chiedo ai lavoratori cosa pensano del Mise e delle palle che racconta Di Maio.”

“Toglieremo i soldi – dice – per i contratti di programma di sviluppo. Ma come li toglie? Sta continuando a fare demagogia sulla pelle dei lavoratori. E una parte di questi fa finta anche di crederci. Quello stabilimento è inserito nelle Zes, il Governo avrebbe gli strumenti per mettere in piedi un piano industriale». «La prossima settimana avrò un incontro con la delegazione dei lavoratori. Tireremo le somme verificheremo se l’impresa ha presentato un piano industriale serio che salvaguardi i posti di lavoro e se il ministro del Lavoro si decide a dirci quale piano propone il Mise», avverte il governatore De Luca, concludendo che «c’è una doppia responsabilità. L’impresa deve dire cosa fare e il Mise fare proposte. Come Regione non abbiamo alcun ruolo in questa vertenza. A ottobre, quando si è stipulato l’accordo in fretta e furia perché bisognava mettere in forno rapidamente le sfogliate, erano da soli, non c’era nessuno: solo il Mise e l’azienda. Ci dicano adesso quali sono i programmi”. 

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