Pozzuoli – “In quella cavità si è formata molta anidride carbonica e quando sono precipitati sono rimasti asfissiati, in realtà c’è stato poco tempo per salvarli“. Quando è uscito dai cancelli della Solfatara di Pozzuoli Giuseppe Mastrolorenzo, vulcanologo e studioso di geofisica, ha spiegato cosa potrebbe essere successo durante quel giro turistico nel quale una famiglia di turisti ha perso la vita. Madre, padre e figlio primogenito sono precipitati in una cavità e, secondo l’esperto, sarebbero morti per asfissia causata dall’anidride carbonica.
Sul luogo della tragedia c’era una voragine già segnalata e delimitata che si è aperta su un terreno con un basso coefficiente di solidità: probabilmente, anche a causa delle intense precipitazioni di ieri, si è ulteriormente allargata. Un’altra ipotesi viene formulata da Francesca Bianco, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, fa della tragedia avvenuta nel Vulcano Solfatara di Pozzuoli. Vista la fragilità del terreno è anche possibile che la voragine si sia allargata quando – come appare dalle prime ricostruzioni – il bambino di 11 anni si sarebbe avvicinato troppo all’area a rischio e i genitori avrebbero provato a riprenderlo.