Napoli – Il Vomero saluta, forse solo momentaneamente, la discussa fontana “Itaca”, meglio nota in città come la “vasca dei capitoni”. L’opera realizzata dall’artista Ernesto Tatafiore, installata in via Scarlatti nel 1999 durante la sindacatura di Antonio Bassolino, è stata prelevata oggi dai tecnici del Comune di Napoli. Stando a quanto riferito da Palazzo San Giacomo, la rimozione non dovrebbe durare a lungo ma si è resa necessaria al fine di eseguire alcuni, urgenti lavori di manutenzione, in primis all’impianto elettrico e idraulico. Negli anni la fontana è stata oggetto di diverse petizioni popolari, sottoscritte a più riprese dai cittadini che ne chiedevano la rimozione. “Itaca” versava infatti ormai da tempo in una condizione di forte degrado e abbandono.
«Si sono concluse – si legge nella nota diffusa dal Comune – le operazioni di spostamento temporaneo della fontana Itaca di via Scarlatti per effettuare urgenti ed improrogabili interventi di pulitura e restauro all’opera medesima ed effettuare contestualmente una complessiva rivisitazione dell’impiantistica idrica ed elettrica. La situazione di degrado delle superfici e dell’impiantistica segnalata più volte ha fatto emergere nel tempo numerose criticità tra cui l’impiantistica elettrica risultante fatiscente, l’assenza di ricircolo dell’acqua comportando consumi significativi fin dalla sua installazione risalente al 1999». Si procederà quindi alla realizzazione di una cavea sottostante l’opera nella quale allocare una pompa di ricircolo in uno ad un quadro elettrico di impianto a norma. Le attività di pulitura, restauro e ripristino impiantistico avverranno di concerto con l’autore e sotto l’alta vigilanza ed approvazione dei preposti uffici della Soprintendenza. L’opera, denominata “Itaca” del Maestro Ernesto Tatafiore, prosegue la nota, «fu realizzata e collocata sulla base di deliberazione di giunta comunale 3291 del 30 settembre 1999, da allora non sono state eseguite operazioni di manutenzione sufficienti alla salvaguardia né sono state nel tempo adottate misure di sicurezza considerando l’incremento del flusso pedonale non previsto nel 1999 nella nascente nuova via Scarlatti. L’operazione di sollevamento e spostamento è durata 30 minuti, senza pregiudicare le normali attività in corso su via Scarlatti dal personale del servizio autoparco del Comune di Napoli».
L’iniziativa non va però giù al consigliere comunale di Sinistra in Comune, Mario Coppeto, che senza mezzi termini parla di «regalo alla destra della città, che ne ha sempre invocato l’eliminazione.
La cultura paga oggi un caro prezzo. Vergogna, Vergogna, Vergogna», conclude l’ex presidente della Municipalità Vomero. Qualcuno, con un pizzico di malizia, ipotizza che dietro lo spostamento della fontana possa in realtà celarsi l’intenzione di liberare una nuova porzione di suolo pubblico da destinare a gazebo per i numerosissimi bar di via Scarlatti.
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