Napoli – Sosta selvaggia e occupazione “wild” di suolo pubblico, fine settimana all’insegna dei controlli a tappeto nella zona collinare della città. Pesante, anche stavolta, il bilancio dell’operazione. Quella che ne è venuta fuori è stata infatti l’ennesima raffica di verbali e multe salate.
Continua dunque l’azione di controllo esercitata nel quartiere dagli agenti dell’unità operativa Vomero guidata dal capitano Gaetano Frattini durante le ore della movida. I caschi bianchi hanno pattugliato via Aniello Falcone, lungo la quale sono stato elevati 178 verbali per violazioni al Codice della strada. Anche nelle arterie via Bernini, piazza Vanvitelli, piazza Fanzago, via Morghen e via Cimarosa sono stati elevati 189 verbali. Numerose attività commerciali sono poi state controllate. In via Ruppolo sono stati sanzionati due pubblici esercizi perché occupavano abusivamente suolo pubblico attraverso il posizionamento di tavoli e sedie. Stessa sorte per due bar in via Bernini, per complessivi 60 metri quadrati. In via De Ruggiero un pubblico esercizio è stato sanzionato per la mancanza dell’autorizzazione amministrativa e dell’autorizzazione sanitaria. A piazza Vanvitelli un bar è stato verbalizzato per 50 metri quadrati di occupazione di suolo abusiva e due locali in via Luca Giordano venivano verbalizzati per un’eccedenza di 40 metri quadrati: per tutti seguirà la segnalazione agli uffici competenti per le applicazioni delle sanzioni accessorie e in più un pagamento alla Cosap di circa 105.000 euro. In via Pigna scattava la sanzione per il titolare di un’attività di vendita di fiori senza alcuna autorizzazione amministrativa per la vendita, mentre in via Orsi un ambulante, anch’egli venditore di fiori, veniva verbalizzato poiché di fatto non itinerante.
In via Belvedere un esercente veniva sanzionato per la violazione della legge sull’inquinamento acustico in quanto superava i decibel previsti. Durante i controlli in via Giotto per il titolare di una sala scommesse veniva elevata la sanzione per la mancanza di autorizzazione amministrativa comunale i prevista in quanto attività cominciata dopo l’entrata in vigore del regolamento comunale. In via Cintia, a seguito di esposto, gli agenti hanno verbalizzato un bar per la mancanza di autorizzazione amministrativa per la somministrazione, per la tabella pubblicitaria senza autorizzazione e per la mancanza di nulla osta impatto acustico per la diffusione di musica. Inoltre il titolare veniva sanzionato anche perché occupava suolo pubblico senza alcuna autorizzazione in ragione di 65 metri quadrati attraverso il posizionamento di tavoli, sedie e panchine. Continuano poi anche gli appostamenti in abiti civili al fine di perseguire i cittadini che gettano i rifiuti fuori orario e per il controllo dei bidoncini della raccolta dei rifiuti sulla sede stradale negli orari e nei giorni non previsti dal regolamento. Sono state sanzionate 15 attività per i bidoncini in pieno giorno al di fuori delle attivitá e anche per due condomini scattava la stessa sanzione. Inoltre sono iniziati anche i controlli per il rispetto della nuova ordinanza del sindaco 662 del 7 settembre 2018 emanata per ridurre le criticità dei rifiuti. Per questa infrazione è stato sanzionato, in via Merliani, un fast food di una nota catena americana in quanto all’interno dell’attività venivano riscontrati nei bidoni rifiuti non differenziati. Per il gestore scattava la sanzione amministrativa di 500 euro e seguirà la segnalazione alla Direzione centrale del Comune di Napoli per I successivi adempimenti di competenza.
Queste, nel dettaglio, le attività sanzionate: Bar Saint Honorè di piazza Vanvitelli, per 50 metri quadrati; Bar Roma via Luca Giordano, 13 metri quadrati di eccedenza; Ristorante Santa rosa di via Luca Giordano, 20 metri quadrati; in via Merliani, per la raccolta di rifiuti non differenziata, è stato invece multato il McDonald’s. Inoltre, insieme a reparto Tutela ambientale diretto dal capitano Enrcio Del Gaudio, gli agenti del Vomero hanno verbalizzato al Vasto, in Via Venezia, un market e un negozio di oggettistica poiché non differenziavano i rifiuti.
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