Napoli – La scelta è ardua perché rivelatrice del profilo non solo grafico, ma politico che assume Forza Italia in vista delle prossime elezioni comunali di Napoli. Per questo, il primo stock di 8 bozze del simbolo che fino a stamattina era stato preso in considerazione dai berlusconiani in corsa per Palazzo San Giacomo è stato sostanzialmente bocciato.
Gli uomini e le donne di Martusciello, quindi, ora stanno scegliendo tra un altro insieme di 12 opzioni. Tutte con il simbolo tagliato a metà coi colori bianco e azzurro. Con la parte alta occupata dalla bandiera di Forza Italia in campo bianco e quella bassa da una scritta bianca in un campo azzurro che simboleggia un’onda o il Vesuvio.
Per la scritta, c’è da scegliere tra “Progetto per Napoli”, “Maresca per Napoli” o
Le opzioni per il simbolo di Forza Italia, in ogni caso, salgono a 20.
E pensare che quella dei simboli è stata una battaglia che ha tenuto in tensione Maresca da un lato e Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia dall’altro per mesi. Con i partiti di Meloni e Berlusconi che, alla fine, l’hanno spuntata non volendo rinunciare assolutamente a presentare il loro simbolo, sebbene adattato all’occasione.
Il fatto è che, a differenza di Forza Italia con il nome di Berlusconi (che nelle pur 20 ipotesi di simbolo non viene mai nemmeno preso in considerazione), Fratelli d’Italia difficilmente rinuncerà a un riferimento esplicito a Giorgia Meloni che anche a Napoli vanta un indice di popolarità in forte ascesa.
Chi, invece, si presenterà direttamente sottoforma di lista civica rinunciando al suo Alberto da Giussano è la Lega di Salvini.
E’ probabile che l’ex ministro dell’Interno, a Napoli, sceglierà un profilo molto basso per tutta la campagna elettorale.
Lo avvalora proprio quanto accaduto oggi: in un primo momento, il leader del Carroccio aveva messo in agenda una tappa a Napoli per dare man forte alla raccolta firme per il referendum sulla giustizia. Ma, alla fine, ha preferito allungarsi a Battipaglia e disertare il capoluogo partenopeo.
E pensare che, proprio lì, gli è venuto da dire: “Mentre altri partiti spariscono, la Lega apre la prima sede importante in provincia di Salerno”.