Napoli – Il Museo Madre di Napoli ha aperto le porta alla mostra “Nuvole e colori” di Carlo Verdone che per la prima volta ha svelato una parte nascosta della sua vita, la passione per la fotografia e un occhio pronto e attento a catturare albe, tramonti e cieli.
Ogni scatto di Verdone sembra essere il simbolo di un Paese che si rialza e di una popolazione che a poco a poco ritorna a guardare il cielo provando ad allontanarsi, almeno per qualche istante, da tutto ciò che il Covid è stato e ha portato e invita a staccare il telefono per perdersi nella danza silenziosa delle nuvole.
Tra i primi ad arrivare alla mostra, il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca che ha definito la mostra “sorprendente”.
“La prima cosa che stupisce e coinvolge è questo senso di tristezza, è qualcosa che lo ha tradito e ha rivelato un fondo di sensibilità e malinconia nel suo animo. Non ci sono volti umani, ci sono nuvole e qualche elemento fisico ogni tanto. Mi è piaciuta molto. Verdone è un grande, è una sintesi tra Totò e Sordi, ha preso il linguaggio comico tra questi grandi. Riesce a trovare nella comicità la tristezza del vivere per i personaggi che interpreta. Poi ci sono cose anche esilaranti, siamo gemellati perché lui propone il gallo cedrone che è un’espressione che ho adottato anche io in relazione a qualche esponente politico. E’ un patrimonio culturale dell’Italia”, commenta De Luca.
In onore di Verdone si sono riuniti al Madre anche alcuni tra i rappresentanti più illustri del mondo dell’arte e dello spettacolo dal Presidente del Napoli De Laurentiis al comico partenopeo Alessandro Siani fino allo scrittore e tutore della lingua napoletana Maurizio De Giovanni che, con un giudizio unanime, hanno apprezzato la mostra.
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