“O con Gaetano Manfredi o con Francesco Borrelli. Non coltiviamo alcuna terza via. Non stiamo facendo strani giochetti per una eventuale contrattazione al fine di andare a sostenere un altro candidato sindaco. Abbiamo posto un problema di metodo politico nella scelta del candidato. Non abbiamo alcun problema personale col prof. Manfredi, che è persona preparata e degna di stima. Ci stiamo confrontando con la nostra base. Ma avevamo e abbiamo una posizione chiara”.
Sono le parole di Fiorella Zabatta, la rappresentante dei Verdi al tavolo del centrosinistra, l’unico partito a risultare assente il 2 giugno alla Stazione Marittima quando Gaetano Manfredi ha voluto vedere per la prima volta negli occhi tutti i rappresentanti della sua coalizione.
Gli ambientalisti hanno posto un problema di metodo che ha portato alla scelta del candidato sindaco del centrosinistra e dei 5 Stelle: il “Patto per Napoli” firmato da Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza a Roma è stato visto come una incoronazione dall’alto che ha oscurato il lavoro fatto a Napoli. Il che, a loro modo di vedere, rischia di far apparire Manfredi come un nome calato dall’alto.
Sta di fatto che, chiarendo che non hanno alcuna intenzione di abbandonare il loro campo politico, magari facendosi ammaliare dalla sirena civica Catello Maresca o da quella solitaria di Antonio Bassolino, gli ambientalisti offrono anche la possibilità che una ricucitura ci sia al più presto.
“Se non con Manfredi, ci presenteremo alle elezioni candidando a sindaco il nostro consigliere regionale Francesco Borrelli”: per questo ha tenuto a specificarlo la Zabatta, smentendo le voci di eventuali “capriole”. Una mossa faciliterà di certo, nei prossimi giorni, il lavoro del centrosinistra e del suo leader al fine di recuperarli alla causa unitaria.
Chi, invece, non ha bisogno di essere recuperato è il Psi. Enzo Maraio, segretario nazionale dei socialisti, oggi, l’ha messa così: “Gaetano Manfredi è la persona giusta per guidare il centrosinistra alle prossime amministrative di Napoli. È un nome autorevole e saprà valorizzare il lavoro di tutta la coalizione di centrosinistra, mettendo al centro del suo impegno il valore di ciascuna forza politica”.
“E’ arrivato il momento di affidare Palazzo San Giacomo a un uomo che sappia far coincidere non solo le capacità di guida e sensibilità culturale che gli riconosciamo, ma anche l’autorevolezza necessaria a imporre i valori della nostra Costituzione. Dieci anni di governo della città nelle mani di un ex magistrato non hanno prodotto il risultato che i napoletani si attendevano”.
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