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Napoli, arriva il Vagone della memoria per ricordare le vittime della shoah

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Napoli – Nel comune di Bacoli il primo cittadino Della Ragione ha deciso di omaggiare il ricordo delle vittime della Shoah stabilendo un punto di riferimento proprio accanto alla famosa Casina Vanvitelliana.
 
Il vagone della memoria è uno dei carri merci usato per trasportare i milioni di ebrei nei campi di concentramento. Proprio a Bacoli una comunità ebraica trovò rifugio ed accoglienza al termine della Guerra.
 
I cittadini potranno dunque ammirare questo Vagone della memoria per non dimenticare ciò che successe durante quei nefasti anni.
 
Queste le parole del sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione sul proprio profilo facebook: “È arrivato a Bacoli il “Vagone della Memoria”. Uno dei carri merci usato per trasportare milioni di ebrei verso i campi di concentramento. Per non dimenticare la tragedia della Shoah. Resterà qui, nella nostra città. Qui dove una comunità ebraica trovò accoglienza, nel 1946, durante la fuga dai luoghi di sterminio. Lungo il viaggio verso Israele. È un’esperienza forte, che ti tocca nel profondo. Sarà nel Parco Vanvitelliano del Fusaro. Accanto alla Casina, accanto al centro vaccinale. In modo tale da rendere ancor più suggestiva la visita al Real Sito Borbonico. Luogo di cultura, Casa della sanità pubblica. E, da stasera, Parco della memoria. Una memoria tangibile, visibile. La memoria di un massacro. Il ricordo della solidarietà che ha saputo praticare il popolo bacolese. Oggi la comunità ebraica rende omaggio alla nostra città. Bacoli. Terra di speranza, di rinascita. Popolo ospitale. Dobbiamo esserne fieri, tutti. Grazie a quanti stanno rendendo possibile tutto questo. Presto, organizzeremo un incontro con chi ha dato il proprio contributo affinché questa giornata fosse possibile. Quando la pandemia sarà finita, organizzeremo visite guidate. Aperte alla comunità. Soprattutto alle scuole. Per non dimenticare. Mai. Vi lascio con queste foto. Cariche di emozioni, angosce, speranze. Presto, lo mostreremo a tutti. Un passo alla volta”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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