“Diventa anche tu ultras”, l’appello dei romanisti ai giovani della curva

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Cercasi ultras. E’ l’inusuale appello che il tifo organizzato della Roma ha rivolto ai giovani che frequentano la curva Sud dello stadio Olimpico. In un messaggio lanciato sui social dall’account ‘Ostinato.Romanismo‘ vengono raccontate le emozioni che che solo da ultras si possono vivere appieno: “A te che hai 17, 18, 19, ma anche 20 o 21 anni, a te che vieni in curva con i tuoi amici e con occhi appassionati resti ammaliato dalla curva come fosse la prima volta, a te che vedi i gruppi cantare in casa e partire per le trasferte, cosa ti fa pensare che non potresti anche tu essere uno di loro? Perché no? Perché non vivere la tua curva e la tua tifoseria al 100%?“.

Un appello persuasivo per convincerli a frequentare la “scuola” del tifo organizzato: “Non ti immagini nemmeno cosa ti perdi. Eh si perché ti stai perdendo il meglio. Quale miglior scuola di quella che ti insegna, attraverso la tua passione, al rispetto delle persone, delle gerarchie, delle regole non scritte. A stare a contatto strettissimo con persone di tipo e caratura diversa, a condividere spazi ed emozioni con loro, a fare viaggi lunghi munito solo di pochi effetti personali ed il biglietto saldamente nel portafoglio, ad arrangiarsi ad andare e tornare, a muoversi in Europa? Quale? Chi meglio di un tuo fratello ti può indirizzare su cosa dire e cosa no, su cosa sia giusto e cosa sbagliato, su chi onorare e chi insultare? La migliore insegnante è l’esperienza ed in curva troverai sempre chi saprà indirizzarti“.

Un passaggio quest’ultimo che lascia però spazio anche a delle critiche perché quando si parla di rispetto della persona, probabilmente, i tifosi organizzati della Roma hanno dimenticato le offese rivolte fino a poco tempo fa alla memoria di Ciro Esposito, il supporter del Napoli vittima di un agguato a colpi d’arma da fuoco all’esterno dello stadio Olimpico di Roma, prima della finale di Coppa Italia del 3 maggio 2014. Ciro morì dopo oltre 50 giorni di agonia e a premere più volte il grilletto fu un ex capo ultrà della Roma, Daniele De Santis, condannato a 16 anni di reclusione. 

Gastone“, così viene chiamato dalla curva giallorossa il killer di Ciro, ha incassato sempre piena solidarietà dal mondo ultrà della Roma che si divertì a tappezzare la Capitale e non solo di adesivi con la scritta “Tutti in giro tranne Ciro“. Insomma “valori” e “rispetto delle persone” del tutto soggettivi e privi di qualsiasi ideologia. 

L’appello si conclude ricordando ai possibili “clienti” i benefici di una simile decisione: “La scelta è la tua. La curva è un concentrato di ciò che c’è aldilà del tuo smartphone e se tu saprai muovere li ti saprai muovere ovunque. Sbaglierai, inciamperai, ti rialzerai ma il bagaglio acquisito sarà eterno e tangibile. Diverrai una persona più completa, più formata e più pronta. Per necessità o virtù, mentalità e valori ti distingueranno in un mondo di cadaveri da finte dottrine. Nei gruppi troverai spalle, fratelli ed amici che sapranno integrarti e farti diventare uno di loro. Fallo per te, fallo per la Roma. AVANTI ROMANISTI!”.

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