Il centrosinistra a cui sta lavorando la segreteria di Letta comprende un pò tutti: da Calenda (e Renzi?) a Leu passando per le Sardine. Ma soprattutto il Movimento 5 Stelle. “Le coalizioni saranno scelte dai territori – ha assicurato Boccia – Ma la segreteria nazionale segna la rotta”.
Di interessante è stata anche la risposta che il responsabile enti locali ha dato quando è stato sollecitato con questa domanda: è un’opzione l’alleanza Pd-Movimento solo al secondo turno delle amministrative? “Certo, ma rischierebbe di essere perdente come è stato dimostrato in passato”, la risposta.
“Se non ci alleiamo già al primo turno, la destra è di bocca buona si dice al mio paese…”
E quindi: il messaggio è chiarissimo. Il Pd di Letta vuole farla finita coi Tafazzi del centrosinistra. “La Meloni e Salvini sono pronti ad approfittarne se noi cediamo a qualche egoismo…”
Il che, tradotto in napoletano, sembra un messaggio a Vincenzo De Luca e i suoi: a ben vedere, l’unico tassello che manca al centrosinistra napoletano per l’unità. Finanche attorno al nome del candidato sindaco: Roberto Fico.
Certo: tempo e modo per calmare i mal di pancia del Governatore ci sono. Basti pensare a Piero De Luca che domani dovrebbe essere eletto vicepresidente vicario del gruppo Pd alla Camera. E al messaggio che lanciano Articolo Uno e Psi: “Dalla Regione auspichiamo un contributo positivo per far crescere l’autonomia di Napoli, in un rapporto nuovo col Governo nazionale”.
I bersaniani di Francesco Dinacci e i socialisti di Michele Tarantino sono 2 dei 18 protagonisti del tavolo che sta riunendo Marco Sarracino, il segretario cittadino dei Dem napoletani.
E hanno annunciato che avviano in città “un percorso di lavoro comune con l’obiettivo di rafforzare il protagonismo di una sinistra plurale aperta al civismo e all’ecologismo, insieme con le forze democratiche e progressiste per le prossime elezioni ammiistrative”. Proprio come auspicato dal segretario cittadino dei dem, che vuole un tavolo assai più assottigliato.
“Vogliamo dare un contributo costruttivo a partire dal programma – hanno quindi continuato inacci e Tarantino – Solo successivamente, al termine di un largo processo partecipativo sulle nuove idee di cambiamento per Napoli, dovrà seguire l’indicazione di una candidatura a sindaco della coalizione di alto profilo”, hanno avvertito. Facendo comunque già sapere che, per loro, Fico va più che bene.